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Bilancio del Quirinale, risparmi con «stretta» sugli alloggi di…

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contenimento della spesa

Bilancio del Quirinale, risparmi con «stretta» sugli alloggi di servizio

  • –di Lina Palmerini
Il palazzo del Quirinale
Il palazzo del Quirinale

Il primo bilancio di previsione del settennato di Sergio Mattarella – che sarà pubblicato oggi sul sito del Quirinale – conferma la dotazione annuale di 224 milioni di euro che sono a carico del bilancio dello Stato e che sono la principale fonte di finanziamento. Stessa dotazione ci sarà anche nel biennio successivo fino al 2018 come si legge dal bilancio triennale che verrà pubblicato per la prima volta. Le novità sono da un lato un contenimento delle spese, soprattutto, per effetto della nuova regolamentazione degli alloggi di servizio i cui criteri di assegnazione sono diventati più restrittivi e i canoni di locazione più alti; dall’altro ci sono nuove uscite dovute alla scelta di aprire al pubblico sedi della Presidenza e di fare iniziative solidaristiche come l’accesso libero ai disabili della tenuta di Castelporziano.

Vediamo nel dettaglio che le spese effettive nel 2016 indicate dal Quirinale sono di circa 236.652 milioni, in diminuzione – spiegano – del 2,15% rispetto alla previsione per il 2015 che era di oltre 241 milioni. La principale voce di spesa restano le retribuzioni che costituisce oltre la metà sul totale (50,86%) e che diminuisce dell’1,84% rispetto alle previsioni per effetto di alcuni interventi di contenimento e razionalizzazione. In primo luogo il divieto di cumulo dei trattamenti economici e i limiti retributivi per il personale di staff e di ruolo. A cominciare dal segretario generale, Ugo Zampetti, che per sua iniziale autonoma rinuncia – poi per effetto degli interventi normativi – non percepisce alcun trattamento economico a carico del Segretariato; ma risparmi arrivano anche dai consiglieri del presidente. Complessivamente per queste retribuzioni c’è un risparmio effettivo di circa 1.226 milioni rispetto alla previsione iniziale che è di circa 351mila in meno per il segretario generale e di più di 875mila riguardo ai consiglieri. Ma sono state riviste anche le indennità del personale comandato e fuori ruolo e i compensi per il personale a contratto: in tutto la spesa vale circa 8.618 milioni con una diminuzione di 236mila euro rispetto al bilancio di previsione 2015. Sono stati anche ridotti e razionalizzati gli incarichi di direzione e coordinamento con la soppressione del 10% in attesa di una riforma complessiva che si farà entro la fine dell’anno. Altra voce di spesa è il personale di ruolo che per il 2016 sarà di circa 83 milioni ma qui la spesa si alza rispetto al budget 2015 di circa 290mila euro per effetto di assunzioni di personale già vincitori di concorso pubblico.

Infine aumenta la dinamica della spesa previdenziale che arriva a oltre 93 milioni (anche nel 2016 vi sarà la trattenuta del contributo di solidarietà per le pensioni superiori 14 volte l’assegno minimo Inps).
Diminuisce la spesa per beni e servizi che costituisce quasi il 9% sul totale ed è pari a circa 21 milioni: scende del 5% rispetto alla previsione 2015 mentre nel biennio fino al 2018 tenderà a scendere ancora dell’1,42% e dell’1% circa nel 2018. Al Quirinale fanno notare che è stato fissato un obiettivo programmatico di riduzione del 5% della spesa annuale complessiva per beni e servizi legato a un modello nuovo di programmazione delle attività distinte in 13 settori che si perfezionerà con il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità che scatterà da aprile.

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