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LA POLEMICA

«Casaleggio controlla le mail dei parlamentari M5S». Pd attacca, per Grillo è una bufala

Gianroberto Casaleggio (Ansa)
Gianroberto Casaleggio (Ansa)

“Watergate”, “Spy Story”, “Grande Fratello”: dopo la notizia pubblicata da «Il Foglio» di un possibile controllo delle email dei parlamentari M5S da parte della “Casaleggio&Associati” il Pd parte all'attacco. Coniando anche hashtag del tipo: #CasaleggioTiVede e #M5SpyStory. E da FI che parla di «fatto inaudito».

Il quotidiano citava il racconto di Tancredi Turco, ex deputato M5S uscito nel gennaio 2015, secondo il quale la società del guru del Movimento 5 stelle ha «accesso al nostro sistema di archiviazione e comunicazione interno, dove si depositano documenti».

Anche la presidente della Camera Laura Boldrini interviene e avverte che se la notizia si dimostrerà vera verranno presi tutti i provvedimenti del caso perché l'eventuale spionaggio nella posta elettronica dei parlamentari sarebbe «gravissimo» e «lesivo» dei loro diritti di eletti dal popolo. Dal Movimento 5 Stelle, interviene direttamente sul blog di Grillo una nota ufficiale a chiarire che la “Casaleggio&Associati” «non ha mai avuto accesso al server» dei parlamentari «come già dichiarato» in precedenza. Quindi si spiega che per le intrusioni registrate sulle email anche a inizio legislatura e denunciate dai vari esponenti dei 5 Stelle «si si sta ancora aspettando che vengano identificati e incriminati i colpevoli da due anni». «E viene il sospetto - si aggiunge nella nota in cui si annunciano querele e si tirano in ballo i vertici di Montecitorio - che, essendo forza di opposizione, il Governo e la Presidenza della Camera non stiano dedicando sufficienti risorse per identificare i colpevoli di atti così gravi all'interno del Parlamento stesso».

Il Pd però non incassa e affida la replica al vicepresidente dei senatori Dem Claudio Martini che “bolla” come «sinceramente sorprendenti le spiegazioni che il M5S sta inventando in merito a quanto accade ai suoi deputati». “Invece di minacciare querele contro la stampa, e di buttarla in caciara mettendo in mezzo il Pd - osserva - forse i capi (Di Maio dove è ?) del movimento dovrebbero dirci che cosa è successo” perché si tratterebbe di “un fatto inquietante per la democrazia”. Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, commentando l'indiscrezione del giornale, aveva detto che «la “Spectre” al confronto sembra un'associazione di dilettanti».La “verità”, replica il blog di Grillo, è che «la paura sale per le amministrative e il fango è pronto per essere tirato contro il MoVimento 5 Stelle».

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