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Renzi: non è in programma una missione militare italiana in Libia

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Renzi: non è in programma una missione militare italiana in Libia

Un fermo immagine tratto da Domenica Live mostra il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato dalla conduttrice Barbara D'Urso (Ansa)
Un fermo immagine tratto da Domenica Live mostra il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato dalla conduttrice Barbara D'Urso (Ansa)

«Se c'è necessità di intervenire» in Libia, «l'Italia non si tira indietro ma la guerra è una cosa seria, bisogna avere molto rispetto per le parole» dice il premier Matteo Renzi a Domenica Live. «Con cinquemila uomini a fare l'invasione della Libia l'Italia con me presidente non ci va» insomma per essere chiari: «Oggi non è all'ordine del giorno una missione militare italiana in Libia». Lo ha sottolinaeto più volte il presidente del Consiglio osservando: «Vedo gente che dice mandiamoci 5mila uomini. E' un videogioco? Ci vuole molta calma» sostiene rispondendo a una domanda su un possibile intervento in Libia dell'Italia

Su rapimento accertare responsabilità
Ancora tante le ombre sulla vicenda. «Dovremmo capire le responsabilità, perché i quattro» uomini poi rapiti «sono entrati in Libia quando c’era un esplicito divieto di entrarci da parte nostra. C'è stata un'operazione di intervento, probabilmente dei cantieri da visitare. E' ancora da chiarire. La vicenda è molto delicata» ha detto Renzi.

Stop strumentalizzazioni bieche «Non andremo a fare invasione della Libia»
«Bisogna capire cosa è successo - ha ammesso Renzi - , perchè quegli italiani erano in Libia, daremo tutto il sostegno alle famiglie. A tutti i politici dico una cosa: possiamo evitare le strumentalizzazioni selvagge e bieche davanti al dolore. Servono prudenza, equilibrio e buonsenso. Finchè faccio il premier non parlerò mai di guerra in modo sprovveduto, per me la guerra è una parola terribile».

Unioni civili: legge entro maggio
«Sì, siamo certi che le unioni civili saranno approvate anche alla Camera. Se ci sarà bisogno metteremo la fiducia anche alla Camera. Spero che entro maggio possa diventare un'altra legge da firmare» ha detto il premier Matteo Renzi a Domenica Live. Il provvedimento del Governo sulle Unioni civili «é un buon compromesso».
«Pur di farla passare abbiamo messo la fiducia - ha spiegato il premier ricordando che «se non avessi avuto i voti» al Senato «io sarei andato a casa. Ho rischiato l'osso del collo».

Contento per Vendola ma no a utero in affitto
«Quando nasce un bambino è una cosa talmente bella che ognuno di noi dovrebbe essere contento. Poi uno può essere d'accordo o meno sull'utero in affitto. Io sono contrario» ma «non voglio parlare di un caso specifico perchè chiamo in ballo una persona» ha detto Renzi proposito del figlio che Nichi Vendola ha avuto grazie alla maternità surrogata.

Sull’omicidio stradale ha confermato: mercoledì firmerò la legge con le famiglie delle vittime. Che il reato di omicidio stradale sia divenuto legge deve «far contenti tutti gli italiani».

Renzi, chi truffato avrà fino all'ultimo centesimo
Sul fallimento delle banche e sui rischi per i risparmiatori ha chiarito: «Chi è stato truffato riavrà i soldi fino all'ultimo centesimo ma tra quelli c'è anche chi ci speculava sopra» ha detto il premier tornando sulla vicenda dei rimborsi agli obbligazionisti delle quattro banche salvate dal governo. «Gli italiani - ha chiarito - possono fidarsi delle banche» ma «in Italia ci sono troppe persone che fanno i banchieri, oltre 300 mila persone, ci sono troppe banche, bisogna stringerle, metterle insieme».

«Non significa che queste 300 mila persone rischiano il posto domattina - ha aggiunto - ma nei prossimi dieci anni ci sarà una riduzione del numero delle persone che lavorano in banca, c'è stata una rivoluzione tecnologica. Dunque: meno banche ma più solide». Quanto al caso del dl salva-banche Renzi ha ribadito che «la signora truffata deve riaverli tutti i soldi fino all'ultimo euro, ma chi ci speculava per avere più soldi è un discorso diverso».

Pensioni: «non si tagliano nè si tocca la reversibilità»
«Finchè non sono certo di poterlo fare non prendo impegni sull'aumento delle pensioni, la disciplina è guardata con grandissima attenzione dall'Ue » chiarisce Renzi sottolineando che non ci saranno tagli: «Non si tagliano le pensioni nel modo più categorico, non si tocca la reversibilità, bisognerebbe invece mettere una tassa sul procurato allarme» ha aggiunto il premier. «Tropppe volte - ha poi concluso - hanno fatto promesse che sono stati costretti a rimangiarsi. La Fornero ha creato un rinvio dei tempi della pensione e sono stati fatti anche dei pasticci».

203 mila famiglie hanno utilizzato il bonus bebè
«Sono 203 mila le famiglie che hanno utilizzato il bonus bebè per ogni figlio, per tre anni. L'idea di avere un piccolo sostegno dello Stato è importante, è un impegno rispettato» ha chiarito Renzi.

Spenderemo 1 mld in 2 anni per luoghi cultura
Il premier ha parlato anche dell’impegno del Governo sulla cultura. «Abbiamo liberato risorse per un miliardo di euro per la cultura e nei prossimi due anni - ha risposto alla conduttrice Barbara D’Urso - li spenderemo in tutti gli edifici culturali, dalla Reggia di Caserta al museo che ospita i Bronzi di Riace, e in tutti i luoghi che hanno progetti lasciati a metà. E' la più grande operazione di investimenti sui beni culturali con costi certi e tempi certi per re-impadronirci dei luoghi della nostra cultura e della nostra identità».


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