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Appalti e corruzione, in carcere sindaco del Casertano

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INchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere

Appalti e corruzione, in carcere sindaco del Casertano

Corruzione, tentata induzione indebita a dare e promettere qualcosa e peculato in concorso. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari a Maddaloni nei confronti di cinque indagati (due in carcere e tre agli arresti domiciliari) tra cui il sindaco Rosa De Lucia (Forza Italia) e altri appartenenti all’amministrazione comunale (un assessore e due consiglieri), più un imprenditore. Con l’esecuzione delle misure cautelari saranno notificate informazioni di garanzia per corruzione a un consigliere di maggioranza e, per peculato, al comandante della locale Polizia municipale. I carabinieri stanno procedendo anche al sequestro preventivo di un importo di circa un milione di euro a carico dell’imprenditore destinatario del provvedimento cautelare.

Il sindaco arrestato in passato fu vittima minacce
Aveva subito in passato minacce da lavoratori e riceveva una sorveglianza più stretta, ma nessuna scorta, da parte delle forze dell’ordine, il sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia, arrestata questa mattina con altri amministratori comunali e un imprenditore nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per vari reati tra cui la corruzione e il peculato. In particolare nel febbraio dello scorso anno una telefonata giunta al commissariato della Polizia di Stato di Maddaloni avvertiva che «stasera per il sindaco fa caldo»; scattò subito l’allarme in quanto De Lucia già tempo prima era stata minacciata, anche personalmente, da alcuni lavoratori, uno dei quali, ex dipendente di una ditta che in passato aveva gestito alcune attività al cimitero comunale, la minacciò di morte aggredendola negli uffici del municipio.

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