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Berlusconi: gazebarie? Spero in lealtà leghisti. Ma la Lega si…

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amministrative a Roma

Berlusconi: gazebarie? Spero in lealtà leghisti. Ma la Lega si tira indietro: «Non ci sono le condizioni»

Sempre più a rischio la candidatura a sindaco di Roma dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ufficialmente in corsa per il centrodestra ma al centro di un duro scontro interno tra Forza Italia, che lo appoggia, e la Lega, che vorrebbe puntare su un altro cavallo. Sabato e domenica sono in programma le “gazebarie”, sorta di consultazione dei militanti voluta da Berlusconi per confermare a “furoro di popolo” il nome di Bertolaso. Ma il Carroccio non ci sta, e con una nota “Noi con Salvini” sbarra la strada alle consultazioni: «Non ci sono le condizioni di serietà e lealtà per sondare i cittadini sulla candidatura di Guido Bertolaso a sindaco di Roma».

Bertolaso: preoccupato da accordo sottobanco Salvini-M5S? Figuriamoci
Eppure, la giornata era iniziata con un Bertolaso impegnato a “convincere” la Lega, con fatti e parole, delle sue buone chance di vittoria, facendo leva sui temi cari alla Lega. «Ci vuole il controllo del territorio. In questi giorni abbiamo la città che è diventata un cratere lunare, per colpa delle piogge che hanno aperto centinaia di buche, traffico in tilt, autobus che non si muovono, campi rom dove si accendono questi roghi tossici. Bisogna riprendere la guida della città alla deriva e affrontare i problemi uno per uno», ha spiegato infatti Bertolaso intervenendo a “Mattino 5”, in collegamento da un accampamento abusivo sugli argini del Tevere a Marconi. In riferimento ai nomadi, Bertolaso ha aggiunto: «Se non sono italiani bisogna che se ne tornino al loro paese, se sono italiani bisogna aiutarli. Io ho parlato dei rom vessati come giudizio storico, un racconto del passato, oggi è una situazione insostenibile». A chi gli chiedeva se fosse al corrente di un accordo Salvini-M5s per silurarlo Bertolaso ha replicato: «Ho salvato i profughi dalla furia dei khmer rossi, ho cercato di salvare bambini in Africa, ho assistito la gente nel fango in tutte le parti d'Italia, ho lavorato tra le macerie di San Giuliano di Puglia, figuratevi se mi preoccupo di un accordo sottobanco».

Brutto colpo per la leadership di Berlusconi
La dura presa di posizione della Lega è un brutto colpo soprattutto per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in un’intervista al “Messaggero” di oggi ha ribadito il suo appoggio all’ex capo della Protezione civile. E scommesso sulle “gazebarie” del prossimo week-end anche in una intervista al Gr Rai andata in onda questa mattina: «Non sono le primarie, che si sono rivelate una farsa e hanno prodotto i peggiori sindaci della storia per le grandi città, da Marino a De Magistris e ogni volta hanno fatto emergere casi clamorosi di abusi e di veri e propri imbrogli. Saranno semplicemente l'inizio della nostra campagna elettorale per Roma con un candidato in campo come Bertolaso che non ha bisogno di nessuna conferma». A una domanda sulla possibilità che i leghisti votino per Bertolaso alle gazebarie, Berlusconi si e poi sbilanciato, augurandosi un comportamento «da persone serie e leali. Bertolaso, come ho detto, non ha confronti, tutti gli altri possibili candidati in campo fanno sorridere».

L’ex premier: Salvini non conosce bene Roma
Sull’atteggiamento della Lega, l’ex premier ha poi aggiunto: «È evidente che tutte le incertezze nel centro-destra favoriscono i nostri avversari. Temo che Salvini che non conosca bene Roma - ha spiegato Berlusconi - negli ultimi giorni sia stato mal consigliato. Io ho sempre lavorato, anche accettando obiezioni poco fondate, per l'unità del centro-destra. Ovviamente mi aspetto anche dagli altri leader della coalizione lealtà e un minimo di senso di responsabilità. Quello che succederà a Roma avrà effetti immediati anche a livello nazionale. Il voto di giugno potrà essere un primo avviso di sfratto al governo, non eletto, di Renzi» ha sottolineato Berlusconi confidando nella vittoria di Bertolaso. «Credo che non ci sarà alcun ballottaggio. Vince Guido Bertolaso al primo turno - ha concluso Berlusconi - perché siamo riusciti a trovare e convincere l'uomo giusto per far ripartire la Capitale».

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