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Endorsement M5S, ira di Berlusconi su Salvini

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Endorsement M5S, ira di Berlusconi su Salvini

  • –Barbara Fiammeri

roma

È sempre tutti contro tutti nel centrodestra. Silvio Berlusconi mantiene il punto: Guido Bertolaso è il nostro candidato e il risultato che emergerà dalle consultazioni ai gazebo il prossimo weekend lo confermerà. Ma il Cavaliere deve fare i conti con gli alleati. In primis con il fuoco amico della Lega. Non passa giorno che Matteo Salvini non tiri una bordata. Dopo l’endorsement a favore dei candidati del M5s («Se a Roma e Torino ci fosse un ballottaggio tra Pd e Grillo, voterei certamente per i candidati dei 5 Stelle»), il leader del Carroccio ieri è tornato a “sparare” su Bertolaso. Prima evitando di esprimersi sul referendum per sondare il gradimento sull’ex Capo della protezione civile («non vorrei influenzare i romani») e poi anticipando che qualora vincessero i «no» «l’unica soluzione» sarebbe la candidatura della leader di FdI Giorgia Meloni. Ma c’è di più. Per la Lega la consultazione ai gazebo deve essere «credibile». Si parla di almeno 15-20mila votanti come numero “legale” per legittimare la conferma di Bertolaso, visto che «noi da soli due settimane fa ne abbiamo portati più di 10mila». Il numero è uscito ieri nel corso della riunione del tavolo del centrodestra sulle candidature presieduto da Altero Matteoli, dove i rappresentanti del Carroccio hanno ribadito l’alternativa Meloni se Bertolaso non sfonda. Nessuna decisione è stata presa sulle altre città (Bologna, Torino, Novara) perché prima «va risolta la questione romana».

«Chi vuol dividere il centrodestra fa il gioco della sinistra», avverte la forzista Deborah Bergamini, confermando il nervosismo tra gli azzurri. Il sospetto è che il gioco di Salvini miri a colpire direttamente Berlusconi. Anche il sostegno ai candidati 5 stelle è letto in tal senso nonostante ieri da via Bellerio si minimizzasse l’endorsement del segretario. Quello che può valere oggi per Torino e Roma, domani potrebbe ripetersi in chiave nazionale mentre Berlusconi ha sempre detto che una vittoria dei grillini rappresenterebbe «uno scenario da incubo».

Anche FdI resta guardinga. L’insistenza della Lega sulla Meloni è guardata con sospetto («Perché allora lui non si è candidato a Milano? Non diceva che fare il sindaco era il suo sogno?»). FdI continua a sostenere Bertolaso e sabato e domenica sarà ai gazebo ma certo se la Lega dovesse sfilarsi allora lo scenario potrebbe cambiare. Un’ipotesi che per Fi però non esiste: «La scelta di testare il gradimento dei romani su Bertolaso è frutto di un accordo con Salvini, se anche questa volta la Lega dovesse ripensarci allora vuol dire che è in discussione l’alleanza e la possibilità di costruire assieme un’alternativa a Renzi».

Bertolaso intanto va avanti. Il dubbi di Salvini? «Non ne so nulla», ha detto l’ex Capo della protezione civile intervenendo a Corriere Tv e ricordando che la sua candidatura è nata anche grazie al consenso, oltre che di Berlusconi e Meloni, anche del leader della Lega: «Mi è stato chiesto di candidarmi e Salvini mi ha detto “mi raccomando, ci tengo a Roma dobbiamo vincere, partiamo subito”. E io dal giorno dopo ho iniziato». Bertolaso oggi illustrerà l’iniziativa di sabato e domenica, spiegando che i soldi raccolti verranno poi girati per un centro anziani. Non è da escludere che ai gazebo possa arrivare anche Berlusconi, nonostante l’intervento subito nei giorni scorsi all’occhio.

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