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Rettighieri: «Subito 230 bus, parcheggi, evasione: …

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intervista al direttore generale atac

Rettighieri: «Subito 230 bus, parcheggi, evasione: così risano l’Atac»

Marco Rettighieri (Imagoeconomica)
Marco Rettighieri (Imagoeconomica)

«Subito 230 bus nuovi di cui 150 in leasing e 80 finanziati dalla Regione; 58 milioni per la manutenzione straordinaria di metro A e B, per arrivare a fare una corsa ogni due minuti e mezzo; un piano per migliorare linee e treni sulle ferrovie concesse, a partire dalla Roma-Lido. E poi dobbiamo portare a reddito 23 parcheggi dentro Roma e un patrimonio immobiliare stimato in almeno 250 milioni che nella gran parte dei casi oggi non produce nulla».

Marco Rettighieri, una vita in Fs, poi nella società della Torino-Lione, da ultimo alla guida dei cantieri Expo, ora che è tornato a Roma per fare il direttore generale di Atac, riparte ancora dagli investimenti, convinto che quella sia la leva per migliorare il servizio, «cambiare la percezione presso la clientela», risanare i conti. «La più grande azienda di trasporto pubblico d’Italia e la terza o quarta in Europa con un milione di passeggeri giorni, quasi 12mila dipendenti», dice con orgoglio aziendale ma sapendo che di tutte le emergenze e le sfide che ha affrontato nella sua vita questa del «gigante dai piedi di argilla» è forse la più difficile. «Qui serve - dice - un manager strabico, che sappia stare con un occhio sul presente e l’altro sul futuro». E quando si prova a parlare di strategie lunghe per il futuro, ipotesi di privatizzazioni, accordi strategici con Fs, fa subito un passo indietro dicendo che «sono scelte dell’azionista» ma precisando - anche quando si parla di riorganizzazione interna per snellire la catena di comando e aumentare la produttività - che «noi non abbiamo piani B, Atac deve essere valorizzata».

Ingegner Rettighieri, qual è l’urgenza maggiore per Atac?

Gli investimenti sono fondamentali per rilanciare l’azienda, ma la prima cosa da fare è combattere chi non paga il biglietto. È questione di conti, di possibilità di aumentare i ricavi di alcune decine di milioni di euro, ma è anche una questione di senso civico su cui Roma è impegnata oggi con il commissario Tronca.

Come farete la lotta all’evasione tariffaria?

Stiamo formando squadre volanti di controllori che già abbiamo messo sulla linea 64 e che estenderemo alle altre linee. Poi dobbiamo eliminare la carta per fare spazio al biglietto elettronico. Stiamo partendo con una carta munita da un chip dove il cittadino potrà caricare quanti biglietti vuole che potrà obliterare sull’autobus con macchine contactless. Poi dobbiamo garantire il pagamento con smartphone.

Che tempi per i nuovi bus?

A settembre arriveranno i primi 30 bus dei 150 messi in gara con la formula del leasing; altri 80 bus elettrici, a metano o Euro6 saranno finanziati dalla Regione con 20 milioni di fondi Ue e arriveranno in pronta consegna.

C’è qualcosa che le ha datto particolare soddisfazione in questo primo mese e mezzo?

Ieri, 8 marzo, per la prima volta da 15 anni non è stato rimodulato l’orario e abbiamo fatto tutti i servizi programmati. È il frutto della revisione degli orari di lavoro che abbiamo fatto per macchine e macchinisti.

Quanto tempo ci vorrà a risanare i conti?

Il bilancio 2015 si è chiuso con una perdita di 90 milioni, nel 2016 saremo sotto i 30, nel 2017 il pareggio. Ma nel 2016 è già previsto Mol positivo per 50 milioni.

Come lo otterrete?

Ho detto della lotta all’evasione che ci offre margini enormi di miglioramento. Poi spese oculate e sconti attraverso Consip.

Parla di patrimonio da valorizzare. Qual è la situazione?

Abbiamo 32 parcheggi da cui possiamo ricavare 15mila posti auto. Ipotizziamo un coeffiente di riempimento del 60% cinque giorni a settimana a 1,5 euro l’ora.

Quanto vale il patrimonio?

Almeno 250 milioni. Ci sono appartamenti sfitti, aree non utilizzate. Ora ci mettiamo le mani.

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