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Mattarella: spero nell’operatività del Governo costituito in Libia

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Lotta al terrorismo, emergenza immigrazione e crisi libica sono legati tra loro dalla necessità di fornire risposte multilaterali con il coinvolgimento di istituzioni diplomatiche, sforzi umanitari coordinati e sostegno a quei Paesi dai quali nascono i fenomeni migratori. «L’auspicio - dice Sergio Mattarella - è che in Libia si riesca a realizzare l'operatività del governo che si è costituito» in modo da «uscire dalla crisi a beneficio soprattutto degli stessi libici» e da «contrastare fenomeni a danno dei migranti». Mattarella, nel suo secondo giorno in visita ufficiale in Etiopia, fa tappa all'Unione Africana, la cui sede è ad Addis Abeba, ed incontra la presidente della Commissione dell'Ua Nkosazana Dlamini-Zuma. Ed è proprio la massima carica dell'istituzione africana, nel corso dell'incontro riservato con Mattarella, a toccare il dossier Libia, chiedendo all'Italia di fare da «ambasciatrice dell'Ua presso l'Ue»: l'obiettivo è un maggiore coinvolgimento dell'Unione Africana nella ricerca di una soluzione diplomatica per Tripoli. Parole che il presidente italiano ha ascoltato con attenzione, assicurando che l'Italia sarà partner Si tratta di un riconoscimento all'impegno dell'Ua in azioni di intervento e pacificazione in numerose aree del continente (in particolare, “caschi verdi” sono attualmente dispiegati in Somalia e Sudan). Azione che la stessa Ue finanzia indirettamente con gli stanziamenti al progetto “African Peace Facility” (900 milioni di euro negli ultimi tre anni). In merito alla Libia Mattarella ha sottolineato che gli obiettivi di Roma sono salvare le vite umane, dare accoglienza ai profughi in base ai trattati internazionali e spingere affinché i migranti siano trattati con umanità e senso di accoglienza.

Mattarella ha più volte sottolineato, anche durante gli incontri di questi giorni in Etiopia con le massime cariche dello Stato, che la risposta all'emergenza migrazione deve essere multilaterale: non bastano gli aiuti umanitari, serve favorire e sostenere lo sviluppo, economico e culturale, nei Paesi da cui nascono i fenomeni migratori. Oggi, il capo dello Stato ha visitato, insieme al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e al viceministro degli Esteri Mario Giro, la Scuola Statale Italiana di Addis Abeba: 800 alunni dei quali il 72% etiopi, il 22% italiani ed il 6% di altre nazionalità. Molti di questi giovani saranno parte della futura classe dirigente etiopica, ha sottolineato Mattarella. L'Italia intende sostenere gli sforzi di crescita di Addis Abeba anche con un sostegno economico e finanziario al processo di industrializzazione. La comunità italiana della capitale etiopica è numerosa e formata da molti imprenditori che - ha sottolineato Mattarella in un incontro dedicato alla comunità italiana - contribuiscono alla crescita del Paese e della stessa Italia. L'Africa è centrale nell'agenda del presidente.

Domani, Mattarella visiterà il campo profughi di Gambella, al confine con il Sudan, che ospita 100mila rifugiati. Giovedì partirà per il Cameroun per una visita di quattro giorni. Il 18 maggio, infine, Roma ospiterà il Vertice inter-ministeriale Italia-Africa.

«L’auspicio è che in Libia si riesca a realizzare l'operatività del governo che si è costituito, per uscire dalla crisi a beneficio soprattutto degli stessi libici, e per contrastare fenomeni a danno dei migranti». Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro con la presidente della Commissione dell'Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma, presso la sede dell'Ua.

Il tema della crisi libica è stato affrontato nel corso dell'incontro riservato. La presidente della Commissione dell'Unione Africana ha sottolineato che il caos di Tripoli è al centro delle attenzioni della stessa Ua e ha auspicato che la comunità internazionale si impegni maggiormente nella ricerca di una soluzione diplomatica che coinvolga l'istituzione africana. In tal senso, ha invitato l'Italia a ricoprire un ruolo di “ambasciatrice” dell'Unione Africana presso l'Ue per «lavorare insieme». Ha ricordato come l'Ua sia attualmente impegnata in Somalia e in Sudan con il dispiegamento di forze di sicurezza e pacificazione. Operazione che l'Ue indirettamente ha finanziato con lo stanziamento di 900 milioni di euro negli ultimi tre anni per il progetto “African Peace Facility”.

Mattarella si è detto convinto sostenitore della collaborazione con l'Unione Africana, sottolineando che il 18 maggio prossimo Roma ospiterà il Vertice inter-ministeriale Italia-Africa. Quanto alla Libia, il presidente italiano ha rimarcato che il primo obiettivo resta quello di salvare le vite umane, quindi dare accoglienza ai profughi in base ai trattati internazionali e trattare con umanità e senso di accoglienza i migranti. La crisi libica viene acuita dal caos istituzionale di Tripoli: la mancanza di uno Stato è diventato vero grande motivo di difficoltà. Va sostenuta la formazione del governo riconosciuto e all'Ua va riconosciuto un ruolo. Mattarella ha anche evidenziato come dalla Libia stiano comunque giungendo segnali incoraggianti ma che il Paese rimane dei libici. Eventuali aiuti devono essere chiesti dal governo libico.

Questa mattina la visita di Mattarella presso la Scuola statale italiana di Addis Abeba. Successivamente il capo dello Stato aveva deposto una corona al Monumento della Vittoria Arat Kilo. Presso la Residenza dell'Ambasciatore d'Italia l’incontro con un gruppo selezionato di imprenditori e funzionari italiani delle Organizzazioni Internazionali. In serata è previsto l'incontro con i rappresentanti delle Ong in Etiopia e la collettività italiana.

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