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Auto elettrica: Enel pronta a partecipare alla Apple car

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Auto elettrica: Enel pronta a partecipare alla Apple car

Potrebbe esserci anche l'Enel nello sviluppo della Apple car, l'auto elettrica che – secondo i rumors degli ultimi mesi - il colosso di Cupertino starebbe sviluppando e che dovrebbe vedere la luce nel 2020. A confermare almeno in parte la voce che circola in questi giorni a Roma è uno dei manager di Enel, Ernesto Ciorra, capo della Innovation and Sustainability function del gruppo. «Posso confermare che ci siamo proposti – ha detto Ciorra durante un convegno a Roma – Apple vuole realizzare un veicolo elettrico, e noi siamo gli unici al mondo che saprebbero come farlo addirittura fruttare. Per questo ci siamo proposti».

Il progetto di auto elettrica della Apple non è mai stato confermato dalla casa californiana, ma sono ormai mesi e mesi che si raccolgono i segnali che proverebbero l'interesse dell'azienda e del suo amministratore Tim Cook. Secondo il Wall Street Journal, il “Titan project” della Apple vedrebbe la luce già nel 2019. Con l'aiuto di Bmw, visto che i manager statunitensi avrebbero visitato gli stabilimenti tedeschi della casa, o con quello della Fiat Chrysler, visto che lo scorso 2 marzo, al Salone di Ginevra, anche Sergio Marchionne si è dichiarato disponibile. E quindi anche con l'aiuto di Enel, stando a quanto ammette Ciorra. Enel, infatti, ha sviluppato insieme alla Nissan e alla startup Nuvve (www.nuvve.com) un innovativo sistema denominato V2G, “Vehicle to grid”, auto in rete, che consente ad un veicolo elettrico di essere connesso ad una colonnina di ricarica sia per ricaricare le batterie, sia per scaricarle nella rete.
Il sistema messo a punto da Enel, Nissan e Nuvve già quest'anno viene sperimentato in Danimarca e coinvolge i proprietari della Nissan Leaf, mentre il gestore della rete elettrica inglese, a quanto riferisce Ciorra, avrebbe chiesto di estendere la sperimentazione del “Vehicle to grid” alle 20 mila Nissan Leaf che già circolano in Gran Bretagna.

«In pratica – spiega Ciorra – il proprietario di un’auto elettrica può sfruttare i momenti di non utilizzo per effettuare continue cariche e scariche, vendendo energia al gestore e equilibrando la rete». Per esempio, l'auto viene ricaricata di notte, quando cala la domanda e l'energia costa meno, ma potrebbe restituirla di giorno, durante le soste, per esempio davanti all'ufficio, quando la domanda aumenta e l'energia costa di più.
Insomma, se l'auto da motore su quattro ruote diventa una “batteria su quattro ruote”, di fatto diventa anche una centrale elettrica semovente, capace di immagazzinare energia a basso costo, che il proprietario potrebbe poi vendere alla rete elettrica guadagnando, secondo alcune stime di Enel, anche mille euro all’anno.
«Siamo gli unici a possedere questa tecnologia – conferma Ciorra – e ci siamo proposti per integrarla sul futuro veicolo elettrico della Apple e trasformarlo in produttore di energia».

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