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A febbraio disoccupazione in lieve rialzo: 11,7% (+0,1). Senza incentivi occupati in calo di 97mila unità

Lieve rialzo per il tasso di disoccupazione, che a febbraio risulta pari all'11,7%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio. Lo rende noto l'Istat pubblicando i dati provvisori su occupati e disoccupati. Secondo l’Istituto nazionale di statistica nel mese considerato i disoccupati sono aumentati di circa 7mila unità, con un aumento percentuale dello 0,3% che sintetizza un dato di crescita tra gli uomini e di calo tra le donne.

In positivo, anche se di poco, la disoccupazione giovanile: 39,1% (-0,1%)
In positivo, anche se di poco, solo il dato relativo al tasso di disoccupazione dei 15-24enni, in leggero calo a febbraio a quota 39,1% (-0,1 punti percentuali). Sempre secondo l’Istat l'incidenza dei disoccupati sul totale dei giovani della stessa classe di età si attesta sul 10,1 per cento. Tale incidenza è in lieve aumento (+0,1 punti) rispetto a gennaio. Nell'ultimo mese cresce tra i 15-24enni il tasso di occupazione (+0,2 punti) e cala il tasso di inattività (-0,3 punti).

Occupati in calo di 97mila unità
Sempre a febbraio torna a diminuire il numero degli occupati. Dopo la crescita di gennaio (+0,3%, pari a +73 mila), a febbraio la stima degli occupati è infatti diminuita dello 0,4% (-97 mila unità). La diminuzione di occupati coinvolge uomini e donne e si concentra tra i 25-49enni. Su base annua invece il numero di occupati è in crescita dello 0,4% (+96 mila, +238 mila i dipendenti a tempo indeterminato), mentre calano sia i disoccupati (-4,4%, pari a -136 mila) sia gli inattivi (-0,7%, -99 mila).Il tasso di occupazione, pari al 56,4%, cala di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Meno contratti stabili, esaurita la spinta della decontribuzione
La rilevazione Istat stima a febbraio anche un forte passo indietro (-92mila occupati) per i contratti stabili. La causa è, con ogni probabilità, imputabile al taglio degli sgravi contributivi per le nuove assunzione previsto dalla manovra di bilancio per il 2016. Secondo le stime preliminari dell'Istat, il calo occupazionale registrato a febbraio (-97mila occupati) è determinato dai dipendenti (-92 mila i permanenti e -22 mila quelli a termine), mentre registrano un lieve recupero gli indipendenti (+17 mila). Per «i dipendenti a tempo indeterminato si tratta del primo calo dall'inizio del 2015», spiega una nota dell'Istituto.

Dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015
Dopo la forte crescita registrata a gennaio 2016 (+0,7%, pari a +98 mila), «presumibilmente associata al meccanismo di incentivi introdotto dalla legge di stabilità 2015», il calo registrato nell'ultimo mese «riporta la stima dei dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015». Per i dipendenti a termine prosegue la tendenza negativa già osservata dal mese di agosto 2015. Le imprese, dunque, avrebbero accelerato le attivazioni di nuovi contratti a fine dicembre dello scorso anno per godere dei maggiori sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità per il 2015. Questo spiegherebbe il dato positivo registrato dall'Istat a gennaio, mentre a febbraio la tendenza si è attenuata in modo deciso.

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