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Consensi bipartisan da politici e sindacati

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Consensi bipartisan da politici e sindacati

Tanti messaggi di auguri e complimenti bipartisan da maggioranza e opposizione. Così come tante mani tese e inviti al dialogo per affrontare le sfide del Paese arrivano anche dai sindacati e da Comuni (Anci) e Regioni. Con una sottolineatura in più: per molti la vittoria di Boccia rappresenta un riconoscimento al Sud.

Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, loda la «grande esperienza» di Boccia che sarà di «enorme aiuto per le imprese e per il Paese». «Grandi sono le sfide che ci attendono in futuro, per rilanciare l’economia e l'occupazione», aggiunge Guerini certo che «il lavoro, la produttività e la competitività saranno al centro dell’azione del neo presidente». Dalla sponda Pd ieri si sono uniti agli auguri a Boccia tra gli altri Filippo Taddei (responsabile economia), Matteo Colaninno e le due vicepresidenti del Senato Linda Lanzillotta e Valeria Fedeli oltre all’europarlamentare Cozzolino che parla di una «nuova stagione per il Sud». Per Raffaello Vignali (Ncd) con la vittoria di Boccia si rimettono al centro le Pmi («forza dell’Italia») e vince il Sud che non chiede «assitenzialismo». Sulla stessa scia Maurizio Lupi presidente deputati di area popolare: «È imprenditore del Sud che sa cos’è il merito». Dalla sponda di Forza Italia arrivano gli auguri di buon lavoro da Giovanni Toti presidente della Liguria, oltre che di Renato Brunetta, capogruppo alla Camera, Paolo Romani, presidente dei senatori di Fi («Boccia ha spirito innovativo») e Maurizio Gasparri («Ottima scelta che premia il Sud»). Auguri anche da Stefano Fassina (Sinistra italiana) che invita Boccia a riaprire confronto con i sindacati. Che - è il caso di Cgil e Uil - chiedono di riaprire il dialogo su un nuovo sistema di relazioni industriali, con Maurizio Landini, leader Fiom, che ieri però ha annunciato subito lo scontro se il neo-presidente abbraccerà il modello contrattuale di Federmeccanica. Annamaria Furlan, segreteria Cisl, invita infine Boccia a mettere in agenda come priorità «l’apertura del confronto con Cgil, Cisl e Uil sul nuovo modello contrattuale».

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