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«In Italia si riduce il costo orario del lavoro»

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«In Italia si riduce il costo orario del lavoro»

Roma

Nell’area euro il costo del lavoro nel 2015 è salito in media dell’1,5% (raggiungendo 29,5 euro l’ora). Lo stesso trend interessa l’Unione europea: in questo caso l’incremento è stato del 2% (attestandosi a 25 euro). Due soli Paesi sono andati in controtendenza: l’Italia, dove si è registrato un calo dello 0,5% con il costo del lavoro medio orario stimato in 28,1 euro e Cipro con 15,6 euro (-1%).

Lo rileva uno studio di Eurostat sul costo del lavoro per ora (esclusa l’agricoltura e la pubblica amministrazione), che considerando complessivamente le voci salariali e gli altri costi (i contributi sociali e previdenziali) evidenzia enormi differenze all’interno dei 19 paesi dell'Eurozona e dei 28 della Ue: guidano la classifica dei Paesi con il costo del lavoro più basso la Bulgaria (4,1 euro l’ora), la Romania (5 euro), la Lituania (6,8 euro), la Lettonia (6,8 euro) e l’Ungheria (7,5 euro). Sul fronte opposto troviamo la Danimarca (41,3 euro), il Belgio (39,1 euro), la Svezia (37,4 euro), il Lussemburgo (36,2 euro) e la Francia (35,1 euro). I rincari maggiori interessano Lettonia (+7,3%), Lituania (+5,6%) ed Estonia (+5,3%).

Il 2015 ha beneficiato dell’eliminazione della componente costo del lavoro dalla base imponibile Irap e della decontribuzione sulle nuove assunzioni. L’Italia nella classifica dell’Unione europea si colloca in undicesima posizione per costo medio orario del lavoro, sotto la media dell’area euro e sopra la media Ue. Il costo del lavoro di 28,1 euro per ora dell’Italia è superiore a quello del Regno Unito (25,7 euro), ma resta al di sotto di quello della Germania (32,2 euro), dell’Austria (32,4 euro) e della Francia (35,1 euro). Anche se, considerando le sole voci non salariali, in Italia pesano per il 27,9% sul costo complessivo del lavoro per ora, contro il 24% medio dell’Unione europea e il 26% dell’area euro: siamo ai massimi(ci superano solo Francia e Belgio, dove i costi non salariali incidono rispettivamente per il 33,2 e 32,1%). Eurostat scompone anche il costo orario del lavoro per le attività economiche: in Italia si va da 23,8 euro delle costruzioni a 27,1 euro dei servizi a 28 euro dell’industria a 31,9 euro del macrosettore “salute e intrattenimento”.

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