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Inchiesta petrolio, Renzi: sbloccati investimenti fermi. Non ci…

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INCHIESTA PETROLIO

Inchiesta petrolio, Renzi: sbloccati investimenti fermi. Non ci manderanno a casa. Il Pd querela Grillo

Rivendica l’attività del Governo «abbiamo sbloccato investimenti fermi» e la diversità rispetto al passato «chi sbaglia con noi paga». Annuncia la querela a Beppe Grillo fiducioso «che il Governo andrà avanti» dopo la mozione di sfiducia presentata dai grillini «loro parlano, noi stiamo cambiando l'Italia». Matteo Renzi parte all’attacco per tamponare le polemiche e la bufera politica che ha travolto il governo con le dimissioni del ministro allo Sviluppo Federica Guidi dopo la pubblicazione delle intercettazioni che riguardavano l’inchiesta della Procura di Potenza sul caso Tempa Rossa.

Nella enews rivolta ai suoi elettori il premier ripercorre la vicenda. «Federica Guidi - scrive - ha lavorato con molta determinazione e passione. La disponibilità immediata ad un passo indietro ha gettato nel panico le varie opposizioni che a quel punto non sapendo che fare hanno iniziato ad urlare ancora più forte chiedendo le dimissioni dell'intero governo, responsabile non si sa bene di cosa. E presentando l'ennesima mozione di sfiducia. Andremo in Parlamento, spero prima possibile. E ancora una volta il Parlamento potrà mandarci a casa, se vorrà. Ma non credo succederà neanche stavolta» dice Matteo Renzi. E annuncia la decisione di querelare Beppe Grillo.

«Il Pd - spiega - ha deciso di querelare in sede civile e penale Beppe Grillo che pure alle condanne penali, a differenza nostra, è abituato. Accusare la comunità del Pd di essere complice e collusa, con le mani sporche di denaro e petrolio, significa insultare donne e uomini che non lo meritano. Andremo in tribunale e chiederemo i danni a Beppe Grillo». chiarisce Renzi. Aggiungendo che: «Tutto il risarcimento danni sarà dedicato ai circoli del Pd, alle Feste dell'Unità, all'attività dei volontari».

Se uno sbaglia con noi paga
Insomma il Governo va avanti chiarisce Renzi. E assicura «se uno sbaglia, con noi paga». «Ricordate - sottolinea - quando nel 2013 (ero ancora sindaco) chiesi le dimissioni del ministro Cancellieri per una telefonata inopportuna? Noi pensiamo che la coerenza non sia un optional. E se è vero che il Governo di allora non volle procedere alle dimissioni, noi ci siamo comportati in modo diverso. Perchè - diciamo la verità - noi siamo oggettivamente diversi da chi ci ha preceduto: se uno sbaglia, con noi paga. E a quelli che vogliono far credere che siamo tutti uguali rispondiamo con i fatti».

«Loro parlano - aggiunge il premier - noi stiamo cambiando l'Italia. Dunque faranno ancora qualche piccolo show in Aula. E poi torneranno alle loro cene romane a fantasticare su nuovi complotti: del resto i capipopolo sono persone che pensano che l'uomo non sia mai andato sulla Luna, che le sirene esistono, che la mafia non ha mai ucciso nessuno».
«Noi del Governo invece non raccoglieremo le polemiche - assicura -, continueremo a lavorare, per l'Italia e per gli italiani.

Sbloccati investimenti fermi. La ricostruzione della vicenda secondo Renzi
«La storia è molto semplice - sottolinea il premier ripercorrendo le tappe del caso -. Nel 2014 il Governo ha autorizzato lo sblocco di un progetto industriale francese in Basilicata, fermo dal 1989, il progetto Tempa Rossa. Ci lamentiamo che nel Sud non c'e' lavoro. Bene, se ci sono investimenti stranieri che sono bloccati da 25 anni anziché parlare, diamo loro le autorizzazioni, no? Avevo già annunciato pubblicamente, in più sedi, che avremmo dato il via libera a questo progetto. Quando l'emendamento è stato formalmente presentato, il ministro dello Sviluppo economico lo ha comunicato in anticipo al suo compagno, che si è scoperto poi essere interessato al business. Cosi' facendo Federica Guidi ha compiuto un errore e giustamente ha deciso subito di dare le dimissioni, per evidenti ragioni di opportunità» spiega nella Enews.

Ricerca: Renzi, 2,5 mld miglior investimento futuro Italia
Raccontando infine della missione in Usa e della tappa a Chicago dove, fuori città ha visitato il FermiLab spiega «mentre camminavo per i laboratori, accompagnato da un italiano premio Nobel, Carlo Rubbia, e persone che forse il Nobel lo prenderanno presto, ho pensato che i 2,5 miliardi sulla ricerca che finalmente abbiamo sbloccato sono il miglior investimento sul futuro del nostro Paese: non c'è ricchezza più grande del capitale umano. Soprattutto in Italia. Nessuna intelligenza artificiale sostituirà mai il valore dei nostri cervelli».

Sempre a Chicago Renzi ha anche inaugurato una nuova scuola italiana, organizzata sul modello di Reggio Children: «ci lamentiamo sempre di tutto, ma anche quando si parla di educazione siamo un punto di riferimento nel mondo. E questa scuola non servirà soltanto i figli della comunità italiana, ma tante famiglie di Chicago». All'Università di Chicago, racconta ancora Renzi, “abbiamo discusso di come la manifattura cambierà volto nei prossimi anni. E lo abbiamo fatto insieme ad alcuni dei protagonisti di oggi e di domani, tra i quali Diego Piacentini, manager mondiale di Amazon che ha deciso di regalarci due anni del suo tempo - gratis - per aiutare l'Italia a essere protagonista del digitale. L'Export Italia Usa è cresciuto alla grande, soprattutto nell'agrolimentare (visitando Eataly ne abbiamo avuto una conferma diretta): in un anno siamo passati da 29 a 36 miliardi. Ma io sono certo - conclude - che investendo sull'innovazione, il meglio debba ancora venire».

E poi l’investimento di Ibm sun nostro Paese oltre cento milioni di dollari nel progetto Post-Expo di Milano. «Forse il risultato più importante sotto il profilo economico del viaggio americano di Renzi. «Vivremo - sottolinea il presidente del Consiglio - sempre di piu', fortunatamente. E sarebbe bene cercare di vivere meglio, con un'alta qualita' della vita, attenti alla salute fisica e mentale. Per questo alcune big dell'innovazione mondiale stanno scommettendo sul nostro progetto chiamato Human Technopole che abbiamo immaginato nell'area che ha ospitato l'Expo. E Ibm ci mette soldi, visione e il proprio fiore all'occhiello: Watson Healthcare. Un abbraccio affettuoso a chi voleva fare del post-expo un progetto piccolo piccolo ad uso e consumo dei soliti noti. Noi per l'area dell'Expo vogliamo semplicemente il meglio, con un progetto internazionale e criteri di meritocrazia e trasparenza».

Due anni fa eravamo i soli a sostenere Marchionne
Durante la missione ha incontrato Sergio Marchionne . Il salvataggio della Chrysler è stata «la scommessa industriale di Obama più riuscita» mentre «due anni fa eravamo soli a sostenere il progetto italiano di Marchionne» scrive Renzi. «Oggi i numeri parlano per lui: se la Basilicata produce le Jeep per il mercato americano è merito suo, che ci ha creduto quando tutto il pensiero dominante in Italia sapeva solo criticare. Ricordate quando nei talk show chi lo difendeva prendeva fischi su fischi e gli applausi erano tutti per i sindacalisti anti Marchionne? Guardate i dati della produzione di auto in Italia anche a marzo. Fate il conto dei posti di lavoro. E domandiamoci se - conclude - per quelle che La Pira chiamava 'le attese della povera gente' sia più utile creare lavoro o lanciare solo slogan demagogici».

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