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Finmeccanica: 4 anni e mezzo a Orsi, 4 anni a Spagnolini. I…

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SENTENZA D’APPELLO

Finmeccanica: 4 anni e mezzo a Orsi, 4 anni a Spagnolini. I legali: «Condanna inspiegabile»

La seconda sezione penale della Corte d'appello di Milano ha riformato in parte la sentenza di primo grado nei confronti di Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini, rispettivamente ex presidente e ad di Finmeccanica ed ex ad della controllata Agusta Westland. Orsi è stato condannato a 4 anni e sei mesi e Spagnolini a 4 anni, per le accuse di corruzione internazionale e false fatture. In primo grado erano stati condannati entrambi a due anni di reclusione (pena sospesa) per l'accusa di false fatture, mentre erano stati assolti dall'accusa di corruzione internazionale. La procura generale di Milano aveva chiesto per Orsi la condanna a 6 anni e per Spagnolini a 5 anni. Il procedimento riguarda una presunta tangente pagata a pubblici ufficiali indiani per far ottenere ad Agusta Westland una commessa da 556 milioni di euro per 12 elicotteri Aw101 nel Paese asiatico.

I giudici di appello hanno ridotto la provvisionale nei confronti dell'Agenzia delle Entrate da 1,5 milioni di euro a 300mila euro mentre hanno confermato la confisca complessiva di 7,5 milioni di euro nei confronti di entrambi gli imputati. Inoltre, il reato di corruzione internazionale è stato riformulato dall'articolo che prevede che il reato sia stato commesso “per atto contrario ai doveri di ufficio” a quello che riguarda l'accusa che il funzionario pubblico abbia agito “nell'esercizio delle proprie funzioni”. Per quanto riguarda le false fatture, la Corte d'appello di Milano ha condannato Orsi e Spagnolini per le annualita' dal 2008 al 2011 in merito ai contratti siglati con la societa' Ids Tunisia per oltre 14 milioni di euro. Nel dettaglio, si contestano 1,2 milioni per il 2008, 3,8 milioni per il 2009, 4,4 milioni per il 2010 e 4,8 milioni per il 2011. I giudici hanno anche revocato la sospensione della condanna, come era stato stabilito in primo grado, quando la condanna era di due anni, perche' in appello la condanna e' stata oltre i limiti.

«Questa condanna è inspiegabile», afferma l'avvocato Ennio Amodio, difensore insieme a Novella Galantini di Giuseppe Orsi, ex numero uno di Finmeccanica. La sentenza di secondo grado, ha aggiunto, «sarà travolta in Cassazione». Per gli avvocati Amodio e Galantini la modifica del reato di corruzione da “atto contrario ai doveri di ufficio” all'ipotesi “nell'esercizio delle funzioni” - come deciso dai giudici di appello di Milano - rende la sentenza “inspiegabile”, in quanto questa fattispecie di reato “è esclusa nella corruzione internazionale”. Per i legali di Orsi, infatti, “nei casi di corruzione di un funzionario estero se non si prova che è stato fatto qualcosa contro i doveri di ufficio, contro la legge, non c'e' reato”. Per questo motivo, hanno continuato i difensori dell'ex numero uno di Finmeccanica e in precedenza ad di Agusta Westland “riteniamo che questo reato non possa sussistere e verra' travolto dal giudizio di Cassazione”, ribadendo di essere convinti che “si possa arrivare a un annullamento della condanna”.

Pur premettendo di dover aspettare “come è' motivata la sentenza di secondo grado”, i legali di Orsi hanno sostenuto che “questa sentenza e' clamorosamente fuori dall'Europa”, perché potrebbe non tenere conto di una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, recepita dall'Italia. Secondo la sentenza citata dagli avvocati Amodio e Galantini, se una sentenza di appello ribalta quella di primo grado, basandosi su dichiarazioni dei testimoni che non sono stati riascoltati in appello, “allora è nulla, non è valida”. Una volta che saranno pubblicate le motivazioni, i legali valuteranno se la condanna per il reato di corruzione internazionale (in primo grado c'era stata l'assoluzione), violi o meno questa sentenza della Cedu e se far valere in Cassazione anche l'ipotesi di nullita' della condanna.

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