Si allarga il fronte giudiziario dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata. Questa mattina, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla base di un esposto presentato personalmente dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, tirato in ballo in alcune intercettazioni del gennaio 2015 tra Valter Pastena, ex Dg della Ragioneria Generale dello Stato e poi consulente del Mise, e Gianluca Gemelli, compagno dell'ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi, nelle quali si fa cenno ad un presunto dossieraggio da parte dei Carabinieri, con tanto di foto, relativo al ministro. Il fascicolo al momento non presenta né ipotesi di reato né indagati.
Le intercettazioni sul dossieraggio ai danni del ministro
«Dobbiamo vederci molto da vicino - riporta l’informativa con la trascrizione del colloquio tra Pastena a Gemelli in cui
si parla del presunto dossier adi danni del ministro Delrio - tutte cose che addirittura ti puoi togliere qualche sfizio,
ma serio. I Carabinieri sono venuti a portarmi il regalo in ufficio. Hai visto il caso di Reggio Emilia? Finito sto casino
usciranno le foto di Delrio a Cutro con i mafiosi. Tu non ti ricordi quello che io ti dissi, che c'era un'indagine, quelli
che hanno arrestato a Mantova, a Reggio Emilia, i Cutresi, quelli della 'ndrangheta... Chi ha fatto le indagine è il mio migliore
amico, e adesso ci stanno le foto di Delrio con questi». Sulla vicenda, ieri il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri
ha auspicato che «possano essere immediatamente chiarite le affermazioni concernenti presunti incontri tra Pastena, e un carabiniere
che avrebbe partecipato all'attività d'indagine svolta negli anni scorsi anche nel territorio di Reggio Emilia».
Inchiesta Potenza, martedì udienza del Tribunale del riesame
A Potenza, l’inchiesta principale sugli impianti di estrazione di “Tempa Rossa” vedrà invece la sua prossima tappa per
martedì mattina, quando è fissata l'udienza davanti al Tribunale del Riesame sui ricorsi per le misure cautelari emesse dal
gip Tiziana Michela Petrocelli. Lo scorso 31 marzo sono state eseguite sei ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari,
per cinque dipendenti del Centro Oli dell'Eni di Viggiano (Potenza) e per l'ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza), Rosaria
Vicino (Pd). Inoltre i Carabinieri del Noe - che stanno svolgendo le indagini per il filone sul presunto smaltimento illecito
di rifiuti del Centro Oli di Viggiano (dove la produzione è sospesa) - hanno eseguito il sequestro di due vasche dello stesso
impianto e del pozzo di reiniezione “Costa Molina 2” a Montemurro (Potenza). Per le due vasche e per il pozzo, nei giorni
scorsi l'Eni ha annunciato il ricorso proprio al Riesame per il dissequestro.
Grillo: «Guidi forse è una vittima»
Sul fronte politico, l’inchiesta petroli continua ad essere il motore del pressing del Movimento 5 Stelle sul governo, anche
in vista delle mozioni di sfiducia che l’Aula del Senato discuterà il prossimo 19 aprile. «Alla Guidi darei una carezza,
direi sei carina, basta. Cosa vuoi dire a queste ragazze, sono brave, sono state messe lì, hanno tutto: la visibilità e vanno
in tv. La Guidi forse è una vittima», ha dichiarato questa il leader del Movimento, Beppe Grillo commentando le dimissioni
dell'ex ministro dello Sviluppo economico Guidi. «Una volta c’erano i lobbisti - ha proseguito Grillo, a margine di un incontro
per la campagna elettorale per le elezioni comunali a Torino - li mettevi a fattura, li rendevi trasparenti. Al Parlamento
europeo ce ne sono sette per ogni parlamentare, qui invece i lobbisti sono quelli che sono al governo, non c'è più una separazione
di ruoli, sono lobby messe lì da altre lobby e la comunicazione che ci arriva ci dice poco o niente».
Aggiornamento del 25 marzo 2019
“Il 5 dicembre 2016 la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione del procedimento, nei confronti degli indagati, in particolare
della posizione di Valter Pastena, richiesta accolta dal Gip in data 28 dicembre 2016”.
© Riproduzione riservata