Crescita record, a febbraio, dei finanziamenti alle famiglie che aumentano dell'1% su base annua (da +0,8% del mese precedente). In rialzo anche i prestiti alle imprese che salgono dello 0,3% dopo la brusca caduta di gennaio (-0,9%). È quanto emerge dai dati diffusi dalla Banca d'Italia, nel supplemento al Bollettino statistico.
In generale i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una crescita su base annua dello 0,6% (a fronte di una contrazione a gennaio, sempre su base annua, del -0,2%).
Mutui: tassi in calo al 2,76%
I tassi d'interesse sui finanziamenti erogati a febbraio alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,76 per cento (2,85 nel mese precedente). Quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all'8,52% (8,50 nel mese precedente). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,73 per cento (2,78 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all'1,10 per cento (1,55 per cento a gennaio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49 per cento. Quanto alla raccolta bancaria, a febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,4 per cento (3,6 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,3 per cento su base annua (-16,5 per cento nel mese precedente).
Frena crescita sofferenze, al 4,7%. A gennaio tasso di crescita era +9%
Le sofferenze bancarie a febbraio sono scese a 196 miliardi di euro rispetto ai 202 miliardi di gennaio ma sono cresciute del 4,7% su base annua (senza correzione per le cartolarizzazioni, ma tenendo conto delle discontinuità statistiche). Bankitalia nel Supplemento al Bollettino statistico “Moneta e banche” precisa che l'incremento è stato inferiore rispetto alla crescita su base annua registrata a gennaio, che era del 9%.
Tale diminuzione, precisa la Banca d'Italia, dipende da operazioni di cessione di crediti in sofferenza realizzate nel mese di febbraio. Se si corregge il tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per il totale dei prestiti, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze risulta pari al 13,4%, come in gennaio
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