Italia

Assicurazioni in campo, chiesto fino a un miliardo

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

Assicurazioni in campo, chiesto fino a un miliardo

  • –Laura Galvagni

Convocato il settore assicurativo ha risposto. Con che esito, tuttavia, è ancora da capire nel dettaglio. Di certo il comparto comprende e condivide le ragioni che hanno portato a mettere su carta l’ambizioso progetto del fondo per la stabilizzazione del sistema credito. Per questo, a valle dell’incontro che si è tenuto ieri a Roma l’idea generale era che il settore probabilmente farà la propria parte. In che misura, però, è ancora da definire alla virgola. A quanto si apprende, al comparto sarebbe stato chiesto un contributo fino a 1 miliardo ma per il via libera definitivo saranno necessari dei passaggi certamente non scontati. Se da parte del sistema assicurativo c’è la volontà infatti di supportare un piano che aiuti a rafforzare il credito, complici le ovvie ricadute positive che potrebbero esserci per tutto il paese, la valutazione sul “quantum” è particolarmente complessa.

Il miliardo richiesto, che allo stato attuale sembra rappresentare il desiderata di chi ha tracciato le linee guida del fondo, rappresenta infatti il 20% di quella che dovrebbe essere la dotazione finale dello strumento. Le compagnie, dunque, sarebbero chiamate a uno sforzo notevole. La cifra è stata definita «particolarmente rotonda» da alcuni osservatori. Tanto più considerato che gli elementi oggi disponibili non permettono di fare un’analisi precisa dei costi, dei benefici e dei rischi connessi. Molto, poi, dipende da come realmente deciderà di rispondere il settore: tutto potrebbe rivelarsi molto più semplice se il sistema deciderà di muoversi all’unisono. Eventuali defezioni, invece, potrebbero cambiare lo scenario. In ogni caso, già oggi le compagnie si aspettano di ricevere documentazione più esaustiva e maggiori dettagli da poter analizzare per poter trarre le debite conclusioni. Conclusioni che, si fa notare, non potranno arrivare a stretto giro. L’investimento è delicato e il giudizio dell’amministratore delegato non potrà essere sufficiente, sarà indispensabile un passaggio in consiglio di amministrazione. Tutte tecnicalità che evidentemente richiederanno una certa tempistica. Nell’incontro di ieri non si è parlato infatti di quello che potrebbe essere il potenziale rendimento dell’iniziativa, elemento chiave, assieme agli aspetti fiscali, per potere completare l’analisi. Anche se, va detto, in molti sono convinti che questa sia un’occasione assai importante per il paese e potenzialmente da non perdere.

Forse anche per questo, al tavolo ieri erano rappresentate le principali società assicurative dell’Italia: Generali, UnipolSai, Poste Vita, Cattolica e anche le straniere Allianz e Axa, per citare le principali. Non sono scese a Roma, tuttavia, tutte le prime linee delle compagnie, salvo l’eccezione di Cattolica per la quale era presente l’amministratore delegato, Giovan Battista Mazzucchelli piuttosto che Maria Bianca Farina per Poste Vita e Frederic de Courtois per Axa. Diversamente, per il Leone si è seduto al tavolo Nikhil Srinivasan, Chief Investment Officer e per UnipolSai il direttore generale Matteo Laterza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA