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Ghizzoni: UniCredit sarà una banca 4.0. Sul digitale sfida a…

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CREdito e innovazione

Ghizzoni: UniCredit sarà una banca 4.0. Sul digitale sfida a tutto campo

  • –di Laura Di Pillo

La sfida è a tutto campo perché «chi non innova muore. E Unicredit vuol essere non solo la banca del manifatturiero europeo ma anche una banca 4.0». Con queste parole Federico Ghizzoni ha chiuso a Roma il Forum dei territori 2016 del Centro Italia dedicato al tema «Digitalizzare per crescere, competere e migliorare la qualità della vita». L'evento si è tenuto a Palazzo De Carolis, sede dell'istituto ed è stato aperto da Enrico Giovannini, professore di Statistica all'Università di Tor Vergata e presidente del Consiglio di Territorio Centro di UniCredit e coordinato da Giovanni Forestiero, responsabile Centro Italia del Gruppo.

I lavori si sono svolti su cinque tavoli tematici differenti ai quali hanno preso
parte manager, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Un momento di confronto sui temi della produttività aziendale, dell'e-commerce, dell'interazione con la P.a., del turismo e della formazione. Cinque tavoli di lavoro per approfondire opportunità e prospettive di business connesse alla digitalizzazione delle attività ed esplorare sinergie e partnership con interlocutori privati e pubblici. A partire proprio dalla “digital life”, una realtà che oggi impone cambiamento e innovazione continui dentro e fuori la banca. Un percorso ineludibile che però in Italia stenta ancora a decollare. «La nostra crescita nel digitale è limitata dal fatto che il nostro Paese non è all'avanguardia nel settore» ha sottolineato Ghizzoni ricordando che sono 23 milioni gli italiani che ancora non usano internet. L’istituto investe proprio nel digitale 1,2 miliardi in tre anni, e un miliardo circa l’anno nell'It. Una sfida quella dell'innovazione che non riguarda solo le risorse in campo ma che deve riguardare soprattutto la cultura delle aziende, degli imprenditori, dei clienti, la formazione dei bancari, dei manager, e certamente «del fare banca» ha riconosciuto Ghizzoni. «Per tanti anni le banche hanno dormito – ha ammesso l'ad di Unicredit- poi ci siamo accorti che il mondo cambiava». E sulla spinta dell'innovazione digitale sono infatti cambiati i modelli organizzativi, di business, la formazione necessaria del personale. In quest'ottica il lancio di buddybank la nuova banca di Unicredit pensata esclusivamente per smartphone che sarà attiva dal primo gennaio 2017. Offirà 3 prodotti finanziari classici, conto corrente, carta di credito e prestiti personali e sarà controllata al 100% da Unicredit Spa.

«La rivoluzione digitale sta cambiando il modo di fare banca»
«I business tradizionali subiscono l'attacco di nuovi competitor, che beneficiano di minori costi proprio grazie alle nuove tecnologie e accesso diretto ai clienti in tutto il mondo grazie a internet» ha spiegato Ghizzoni ricordando i circa 4mila nuovi operatori che si stanno specializzando in aree come i pagamenti (PayPal, ApplePay) o il lending peer-to-peer (Lending Club): negli ultimi 5 anni sono stati investiti globalmente più di 25 miliardi di dollari in FinTech, più che raddoppiati rispetto al 2014.
«La digitalizzazione - ha spiegato Gabriele Piccini Country Chairman Italy - è un percorso imprescindibile per tutti i soggetti privati o pubblici che siano. Per noi banca - ha sottolineato - vuol dire cambiare pelle, ma anche generare e facilitare questo cambiamento. È da qui che parte la forte attività di education su tutto il territorio che stiamo facendo sia per le famiglie che per le imprese. Il digitale è il nuovo
mezzo per fare le cose in modo diverso: continuare a dare credito, ma in real time, continuare a pagare in un negozio, ma utilizzando solo lo smartphone, continuare ad aiutare le imprese ad essere più competitive, ma con strumenti online di lettura big data». La sfida è ambiziosa, ma imprescindibile.

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