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Gen. Serra: un milione di potenziali migranti dalla Libia. Sono…

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l’audizione

Il generale Serra: un milione di potenziali migranti dalla Libia. Sono tremila i militanti Isis, Sirte città perduta

«In Libia ci sono un milione di potenziali migranti. Aiutando il Paese a ricostruire il tessuto economico, agricolo ed industriale, queste persone non avranno più ragione di muoversi». Lo ha detto il generale Paolo Serra, consigliere militare dell'inviato speciale Onu in Libia, Martin Kobler, in audizione al Comitato Schengen, evidenziando un aumento delle partenze nel 2016 e come l'estrazione petrolifera in Libia sia scesa da 1,8 milioni a 300 mila barili al giorno, togliendo così lavoro a un gran numero di persone.

Tremila militanti Isis, Sirte città perduta
«Fonti americane parlano di 5-6mila militanti dell'Isis in Libia, noi non abbiamo riscontri, ma sicuramente sono intorno a 3mila e si sono inseriti nella zona di Sirte, occupando villaggi o mettendoli sotto pressione con attentati», ha detto Serra. Gli aderenti al Califfato, ha proseguito il generale, «hanno anche tentato di prendere i campi petroliferi di Ras Lanuf, ma sono stati respinti dalle guardie private». L'espansione dell'Isis intorno a Sirte, ha rilevato l'ufficiale, «non è progredita così come si era immaginato e ciò mi fa pensare che il numero dei militanti (presenti soprattutto tunisini) sia rimasto quello classico, cioè intorno a 3mila. Non ci sono inoltre evidenze che lo Stato Islamico partecipi al traffico migranti, gestito da network transnazionali».

Il generale Serra ha quindi parlato del modus operandi dei miliziani che si muovono sotto la bandiera nera. «Entrano nei villaggi - ha riferito - mantenendosi sul bordo esterno, non hanno un impatto immediato sulla popolazione. Dopo 15 giorni i rappresentati delle milizie locali cominciano a sparire e dopo altri 15 giorni la stessa cosa accade ai capi religiosi. Poi si presentano e prendono il controllo del villaggio, dicendo che non si deve sentire più musica e che le donne non devono uscire da sole». Sirte, ha proseguito, «è ormai una città perduta, dove ci sono esecuzioni in piazza tutti i giorni con gente che guarda e applaude, mentre a Derna i vecchi della città hanno trovato la forza di combattere e mandare via l'Isis. La comunità internazionale ha una grossa responsabilità. Con il Governo di unità nazionale la Libia deve prima contenere, poi combattere e vincere questa battaglia».

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