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Mattarella: ogni sforzo per incrementare risorse ricerca

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stati generali ricerca sanitaria

Mattarella: ogni sforzo per incrementare risorse ricerca

«La ricerca sanitaria rappresenta un patrimonio di conoscenze ed esperienze di grande valere per la società, in termini di qualità della vita, di tutela della persona, di crescita delle stesse potenzialità economiche; il nostro Paese vanta eccellenze in questo campo, così come nell'applicazione di biotecnologie avanzate. Occorre per questo compiere ogni sforzo per incrementare le risorse a disposizione e selezionare gli obiettivi sulla base di strategie bene definite e condivise». Lo ha affermato, in un messaggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione degli Stati generali della ricerca sanitaria, oggi e domani a Roma.

Mattarella: investire in ricerca, priorità agenda Italia
Investire nella ricerca, ha sottolineato il capo dello Stato, «vuol dire investire nel nostro futuro e far crescere le potenzialità del Paese». Per questo «deve diventare una delle priorità dell'agenda italiana, anche perché - rileva - è un modo per dare opportunità alle giovani generazioni ed evitare che alcuni tra i migliori siano costretti a costruire altrove il proprio percorso professionale». Non solo. Il campo della ricerca in Italia deve «essere aperto e fertile per i nostri giovani». Di qui l’auspicio che gli Stati Generali della Ricerca Sanitaria «aiutino la definizione di misure idonee affinché risulti significativo l'investimento sociale nella ricerca biomedica e nelle tecnologie applicate».

Lorenzin: ricerca sanitaria strategica, il paese faccia sistema
«L'Italia è un paese che fa tanta ricerca scientifica, abbiamo un ottimo impact factor, ma purtroppo non riusciamo a trasformare la nostra ricerca in brevetti che poi vengono realizzati nel territorio nazionale: molti vanno all'estero o giacciono. Dobbiamo riuscire a fare sistema, è estremamente necessario che tutto il paese capisca che la ricerca biomedica è un asset strategico per l'Italia, su cui puntiamo per crescere, dare sviluppo e dare più opportunità ai cittadini e ai pazienti». Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, aprendo oggi a Roma gli Stati generali della ricerca sanitaria. La ministra ha sottolineato la necessità di «creare una struttura che la sostenga, innanzitutto mettendo in rete i nostri Irccs e le altre istituzioni interessate, compreso ovviamente l'Istituto Superiore di Sanità». Ma questo non basta: «Occorre che questa massa critica sia poi inserita in una strategia condivisa da tutto il Paese».

Giannini: 2,5 mld per piano ricerca, sanità prioritaria
È stata la ministra dell'Istruzione, università e Ricerca, Stefania Giannini, intervenendo agli stati generali della ricerca sanitaria a ricordare che l'atteso piano nazionale della ricerca «stanzia 2,5 miliardi di euro, un quarto dei quali andrà alla ricerca sanitaria, che è una priorità». E ha aggiunto: «La volontà politica è quella di mettere la ricerca al centro dell'agenda di questo governo. Bisogna ora cambiare il sistema per attrarre investimenti ma anche talenti». La ministra ha inoltre sottolineato la necessità di «una infrastruttura che metta in collegamento la comunità scientifica». E ha concluso, in riferimento al progetto dello Human Technopole a Milano: «Il nostro obiettivo è portare in Italia oltre 1600 ricercatori del mondo per creare un sistema integrato».

Diano Bracco (Confindustria): con Human Technopole Italia sarà leader
Diana Bracco, vice presidente di Confindustria intervenuta agli Stati Generali della Ricerca Sanitaria in corso a Roma, ha sottolineato la necessità di puntare su ricerca e innovazione e di investire nei giovani: tra le proposte la valorizzazione del ruolo di “ricercatore industriale”. Non solo. Secondo Bracco il 2016 è un anno importante perché per la prima volta l'Italia con l'Human Technopole (il centro di ricerca che il governo intende realizzare sull'area che ha ospitato Expo, ndr) «si sta dotando di un progetto strategico per essere leader mondiale in settori d'avanguardia come big data e life sciences e il 2016, inoltre, speriamo sia anche l'anno dell’attesa approvazione del Programma Nazionale della Ricerca».

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