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Squinzi: le sfide di Confindustria sono le sfide del Paese

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Squinzi: le sfide di Confindustria sono le sfide del Paese

  • –Giorgio Squinzi

«Le sfide di Confindustria sono le sfide del paese». Giorgio Squinzi parla al termine del Consiglio generale che ieri ha approvato la squadra presentata dal numero uno designato, Vincenzo Boccia. Il presidente di Confindustria, che sarà in carica fino all’assemblea privata del 25 maggio, si è soffermato sia sul voto di ieri «è stata approvata la nuova squadra, la transizione sta andando avanti tranquillamente», sia sul futuro del paese: «bisogna ritrovare la crescita ed essere competitivi sul mercato globale. Bisogna portare a compimento le riforme perché il paese senza riforme non ritroverà la crescita».

È quell’”ossessione della crescita” condivisa sia da Boccia, che ha usato questa espressione nel suo programma, che da Squinzi, che l’ ha ripetuta con insistenza nei suoi quattro anni di presidenza. Squinzi ha sottolineato la presenza femminile nel vertice di Boccia: le donne, ha concluso «sono forti, c’erano anche nella mia squadra».

Commenti positivi anche dai past president Luigi Abete ed Emma Marcegaglia. «È una bella squadra, sia nel rapporto tra uomini e donne, sia per i nuovi vicepresidenti che arrivano da realtà associative molto importanti e rafforzano il coinvolgimento delle rappresentanza territoriali», sono state le parole di Abete. «Il consenso raccolto - ha aggiunto - è notevolmente più rilevante rispetto alla prima votazione, il processo di integrazione continua in modo ordinato, come previsto». Abete si è soffermato sulle caratteristiche del numero uno designato: Boccia farà bene perché ha una conoscenza di Confindustria, è espressione di una bella impresa di mercato che ha saputo internazionalizzarsi e vive in un territorio molto difficile come il Sud. Sono convinto che il dibattito che c’è stato sulle dimensioni d’impresa è stato strumentale e vacuo».

Considerazioni positive sono arrivate anche dalla Marcegaglia: «È una buona e bella squadra, un altro passo in avanti con il 70% dei consensi. Va bene anche l’Advisory Board, ci sono i più importanti rappresentanti delle principali aziende pubbliche e private del paese. Mi sembra una bella squadra che dovrà fare un lavoro importante, viste le sfide che ci sono nel paese». Per poi concludere: «un altro passo sarà nell’assemblea e poi si comincerà a lavorare».

Un augurio di buon lavoro alla nuova squadra del presidente designato è arrivato dal numero uno di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato: «È composta da persone competenti, il Nord Est è ben rappresentato dalle figure di Alberto Baban, Giulio Pedrollo e Stefan Pan. Auspico, e sono certo, che la squadra saprà rappresentare gli interessi di tutta l’associazione, non trascurando ma anzi valorizzando le diversità e specificità dei nostri territori». Anche Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, ha apprezzato la squadra votata ieri: «è composta da colleghi di grande qualità, sia umana che imprenditoriale, sono certo che saprà portare un concreto e utile contributo di idee e di proposte all’interno della nostra organizzazione. In questo contesto non mancherà l’appoggio del Veneto, ben rappresentato nella squadra grazie alla presenza di due vice presidenti, Alberto Baban e Giulio Pedrollo. Nel complesso quello compiuto da Boccia è il preannuncio di una presidenza che saprà coinvolgere il mondo dell’impresa in tutte le sue componenti».

Auguri di buon lavoro alla squadra di Boccia e in particolare a Giovanni Brugnoli sono arrivati dal presidente dell’Unione industriali di Varese, Riccardo Comerio: «è l’uomo giusto al posto giusto, anche per il ruolo che ricopre come consigliere di amministrazione della Liuc, università Cattaneo di Castellanza. Proprio il forte legame tra l’Unione industriali varesina e la Liuc dà alla nomina di Brugnoli un significato particolare per tutto il sistema imprenditoriale locale e per l’intero territorio».

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