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2/6 Decreto banche / Arbitrati

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    Via libera del cdm

    Decreto banche, indennizzi all’80% per redditi fino a 35mila euro

    2/6 Decreto banche / Arbitrati

    Il rimborso forfettario degli obbligazionisti delle quattro banche «vale per tutti quelli che hanno acquistato» obbligazioni «entro la data del 12 giugno 2014. Rimangono fuori soltanto 158 persone che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati. Definirli truffati è un po' difficile, ma avranno la possibilità di ricorrere all'arbitrato». L'annuncio ieri da parte del premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm ha permesso di delimitare il perimetro di coloro che ricorreranno agli arbitrati per eventualmente vedersi riconosciuto il rimborso. «Mi sembra una soluzione che alla fine, sebbene sia passato del tempo da quando il problema si è posto, soddisfi i risparmiatori perché per la maggior parte di loro l'indennizzo sarà automatico», è stato il commento a caldo del presidente dell'Anac Raffaele Cantone.
    A fine 2015 il presidente del consiglio aveva affermato a sorpresa che sarebbero stati affidati all'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione di Cantone, gli arbitrati proposti dagli investitori che hanno perso i loro risparmi investiti nei titoli delle quattro banche oggetto del decreto salva-banche e che potranno recuperarli attraverso il Fondo di solidarietà istituito dal governo. Renzi aveva a motivato la scelta con la volontà di fare la «massima trasparenza». Cantone – aveva detto Renzi – costituisce «un'assoluta garanzia di terzietà e indipendenza». Il premier sembrava voler cosi imporre – nella vicenda delle obbligazioni subordinate – una discontinuità rispetto all'ordinaria vigilanza sul risparmio affidata a Bankitalia e Consob.

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