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la festa del lavoro

Primo maggio, sindacati: serve piano straordinario. Mattarella: paese senza lavoro per i giovani è un paese fermo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto stamane, a piazzale Giulio Pastore, presso la sede dell'Inail a Roma, una corona sul monumento dedicato alle vittime del lavoro.«Sul lavoro è fondata la nostra Repubblica» e creare lavoro è «impegno costituzionale vivo e attuale» affinché «la cittadinanza sia piena e non mutilata», ha poi ricordato il capo dello Stato parlando al Quirinale nel corso della tradizionale cerimonia per i Cavalieri del lavoro del primo maggio.

«Un paese che non include i giovani è un paese fermo»
Il 2015 e il 2016 sono anni «di crescita moderata» con valori macroeconomici in segno positivo e l'occupazione è cresciuta. Ma «non possiamo accontentarci di numeri ancora limitati rispetto alla dimensione del problema», ha ammonito Mattarella, secondo cui «un paese che non riesce ad includere i giovani è un paese fermo. Un paese che esclude i giovani, o li in inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo».

Festa del Lavoro a Genova sotto la pioggia
Festa del Lavoro sotto la pioggia, a Genova, dove si svolge la manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Ai comizi finali in piazza De Ferrari seguiti al corteo (durante il quale non ha piovuto), sono intervenuti i leader sindacali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil). La manifestazione ha registrato momenti di tensione per l’esplosione di alcuni fumogeni. Il boato provocato dall’esplosione di alcuni grossi petardi ha creato alcuni brevi momenti di apprensione tra gli organizzatori poco prima dei comizi conclusivi.

Camusso (Cgil): il lavoro manca, servono investimenti non decontribuzione
Poco prima dell’avvio del corteo la leader della Cgil Camusso ha ricordato il senso del 1° maggio, una festa «all'insegna del lavoro, del lavoro di cui abbiamo bisogno». «Il balletto sui dati fa sembrare che tutto vada bene ma - ha spiegato Camusso - il lavoro resta la preoccupazione fondamentale delle famiglie. Il Paese non si fa ripartire abbassando i salari». Invece «servono investimenti: spendiamo 18-19 miliardi per la decontribuzione ma abbiamo una crescita da prefisso telefonico. Se quelle stesse cifre fossero state spese per un serio piano del lavoro avrebbero dato ben altri risultati». Così anche sulle pensioni «non si possono fare interventi spot».

Barbagallo (Uil): «Se non ci sono risposte c’è la protesta»
«Noi siamo un sindacato di proposta ma quando non ci sono risposte c'è la protesta». Il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha invece speigato così il senso del corteo e dei comizi di Genova. «Il Paese è ancora fermo in stazione - ha sottolineato poco prima di prendere parte alla manifestazione unitaria - e c'è il rischio che quando partirà andrà su un binario morto». Per il Primo Maggio «più che festeggiare dobbiamo impegnarci perché finalmente ci siano delle proposte per la ripresa».

Furlan (Cisl) al governo: serve piano straordinario per il lavoro
Sulla stessa linea anche la leader della Cisl Annamaria Furlan, convinta che «il governo sull'occupazione non fa abbastanza. Basta con la politica degli annunci, serve un piano straordinario per il lavoro». Intervistata dal Secolo XIX, Furlan ha spiegato che «è arrivato il momento di passare ai fatti. In Italia il 25% delle imprese è attrezzato per stare sul mercato estero, ma il 75% lavora per i consumi interni. Usciamo dalla politica dei bonus e arriviamo ad una riforma fiscale strutturale». «L’Europa della moneta che risponde solo alla proporzione tra pil e deficit non serve alla crescita. Il vero freno a mano allo sviluppo è il fiscal compact, che va assolutamente cambiato», ha concluso Furlan. «Bisogna cominciare a dire che quando uno stato investe in infrastrutture, sviluppo e ricerca non contrae debiti, ma crea i presupposti della crescita».

La manifestazione a Milano
A Milano, il tradizionale corteo organizzato da Cgil-Cisl-Uil per la festa dei lavoratori è partito da corso di Porta Venezia per poi concludersi in piazza della Scala con gli interventi dei segretari generali dei sindacati milanesi. Alla manifestazione, sotto un cielo carico di nubi e con pioggia a tratti, hanno partecipato alcune centinaia di persone e tra loro anche alcuni gruppi di immigrati, come esponenti della comunità cingalese e alcune persone di origine siriana con le bandiere “Siria libera” e contro Assad. Prima che partisse il corteo, proprio tra un siriano e un altro manifestante c'è stato qualche breve momento di tensione perché il siriano riteneva di essere stato definito «assassino e terrorista» dal manifestante. Alla testa del corteo, oltre alle bandiere sindacali, slogan per ricordare che «Il lavoro è dignità», mentre in fondo al corteo erano presenti gruppi e formazioni della sinistra radicale con bandiere del Partito Comunista e con cartelli con su scritto, tra le altre cose, «Solo nel comunismo il vero sviluppo».

Tensioni nel corteo di Torino
Momenti di tensione invece al corteo del primo maggio organizzato a Torino. Un gruppo di antagonisti, circa 150 persone, hanno tentato di deviare dal percorso della manifestazione. In piazza Castello anche una breve carica di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine, mentre la testa del corteo con i rappresentanti delle istituzioni raggiungeva il palco allestito in piazza San Carlo. Dopo alcuni minuti, il corteo è ripartito lungo via Roma. Dagli antagonisti, che volevano deviare dal percorso del corteo per raggiungere la testa e, in particolare, lo spezzone del Pd, ancora qualche slogan contro le forze dell'ordine.

Tentata aggressione al senatore Esposito (Pd)
Da registrare anche un tentativo di aggressione nei confronti del senatore Pd Stefano Esposito. Un giovane, che si è intrufolato nello spezzone del corteo che raggruppava i militanti dem ha infatti cercato di colpire con un tubo di ferro Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato e noto per le sue battaglie a favore della Tav e contro la mafia. L'intervento della scorta del parlamentare e delle forze dell'ordine ha evitato che Esposito venisse colpito. L'autore della tentata aggressione è però riuscito a fuggire ed è tuttora ricercato.

L’Altro Primo maggio a Taranto. E il concertone a San Giovanni
Ma sono moltissime, dal Nord al Sud Italia, lungo un asse che parte da Genova e passa per Roma fino a Taranto, le piazze dove oggi si celebra la Festa dei lavoratori. La ”Festa per il lavoro che non c’è” si svolgerà a Piazza San Giovanni a Roma, nel tradizionale concertone organizzato dai sindacati e al Parco archeologico di Taranto dove si suonerà per l’Altro Primo Maggio con l’obiettivo puntato sui temi del lavoro e del disagio sociale. Dalla terra dei fuochi all'Ilva e al progetto Tap (Trans adriatic Pipeline), il gasdotto che dovrà approdare in provincia di Lecce, sulla spiaggia di San Foca, entro il 16 maggio.

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