
ROMA - La prefettura di Roma, il pacchetto di incarichi a Palazzo Chigi con l'arrivo di Marco Carrai e, soprattutto, la partita per il Mise. Dopo aver chiuso nella cena al Quirinale con Sergio Mattarella il giro di nomine ai vertici degli apparati di sicurezza, Matteo Renzi riprende in mano i dossier messi da parte negli ultimi giorni con l'obiettivo di definire ruoli e funzioni nella prossima settimana. Che la nomina del nuovo ministro dello Sviluppo Economico, dopo le dimissioni di Federica Guidi, sia vicina lo ha detto lo stesso Renzi rispondendo alle domande dei cittadini durante l'ultima diretta su Twitter e Facebook.
Mentre resta in pole l'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, spunta il nome di Chicco Testa (presidente di Assoelettrica, ex presidente Enel) mentre rispunta a sorpresa anche il nome di Vasco Errani. Non è la prima volta che l'ex presidente dell'Emilia Romagna e politico molto vicino a Pier Luigi Bersani entra nel totoministri, e lui d'altra parte ha sempre smentito di essere interessato. Ma fonti di governo davano ieri la sua nomina come possibile: da sempre stimato da Renzi, Errani potrebbe rappresentare anche un ramoscello d'ulivo per la minoranza dem in un momento di forte contrapposizione interna in vista del referendum di ottobre sulla riforma del Senato. Restano in cora l'ex lettiana Paola De Micheli, attualmente sottosegretaria all'Economia, e l'ex sindacalista Teresa Bellanova che recentemente è stata promossa viceministra proprio al Mise.
I giochi sono ancora aperti, dunque, ma a quanto detto dallo stesso Renzi la partita dovrebbe chiudersi entro la prossima settimana. Sempre la prossima settimana potrebbe definirsi, dopo mesi di polemiche, la questione legata a Marco Carrai. L'attuale presidente di Aeroporti Firenze, amico del premier da dieci anni, si occuperà di big data e la sua nomina arriverà nell'ambito di un più ampia riorganizzazione dei ruoli di Palazzo Chigi: «Ci sarà anche la nomina del nuovo capo segreteria - ha anticipato il premier - e conto di fare alcune strutture di organizzazione mie».
L'altro nodo da sciogliere per il governo è quello legato alla nomina del nuovo prefetto di Roma, visto che Franco Gabrielli si insedierà alla guida della Polizia molto probabilmente dopo la festa del Corpo in programma il 25 maggio. Per quel ruolo, dicono diverse fonti, era stato individuato l'attuale commissario della Capitale Francesco Tronca, che tuttavia avrebbe rifiutato l'offerta. A Tronca è probabile che venga proposto un ruolo di consigliere di Stato o alla Corte dei conti. Mentre per la prefettura sul tavolo del ministro dell'Interno Angelino Alfano, cui spetta per legge l'indicazione del prefetto, ci sono i nomi di Bruno Frattasi, capo dell'ufficio legislativo del Viminale e grande favorito, e quello dell'attuale prefetto di Torino, Paola Basilone. «Il premier e il ministro dell'Interno - ha detto oggi Gabrielli - decideranno al meglio del destino di questa importante prefettura».
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