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A Roma fuori la lista di Fassina, oggi il ricorso

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LA CORSA PER IL CAMPIDOGLIO

A Roma fuori la lista di Fassina, oggi il ricorso

Stefano Fassina (Ansa)
Stefano Fassina (Ansa)

Prima il passo indietro di Guido Bertolaso e la successiva convergenza di Francesco Storace su Alfio Marchini. Ora l’esclusione delle liste di Stefano Fassina candidato sindaco per Sinistra Italiana. Per Roma le sorprese in vista delle elezioni di giugno sembrano non finire mai e le prospettive politiche dei contendenti si riaprono di continuo. Un colpo, in ogni caso, per la neonata formazione politica. Che, se il preannunciato ricorso non riuscirà a sanare i problemi emersi, rischia di vedersi fuori dalla competizione.

Evidenziati vizi formali «non sanabili»
In base agli elementi emersi per la lista Fassina la strada verso la corsa al Campidoglio si fa decisamente in salita. «Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma», ha spiegato l’ex esponente democratico. «Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l’esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere». Le sorti del pretendente al Campidoglio per SI dovrebbero chiarirsi entro la settimana. Le sue liste sono state respinte dalla commissione elettorale circondariale per vizi formali «non sanabili» e il responso definitivo è ora nelle mani del tribunale amministrativo. Per le sue liste municipali sembra siano stati utilizzati moduli vecchi e in quelle comunali mancherebbero dei dati essenziali. A breve la commissione elettorale trasmetterà la notifica solo degli esiti negativi alle varie liste: ricusazione o richiesta di modifica. Per rispondere i soggetti politici hanno tempo fino a mezzogiorno di domani. Nel caso specifico di Fassina, il ricorso sarebbe al Tar la cui decisione si attende entro tre giorni dal ricorso. La prossima settimana potrebbe essere decisiva per la corsa del candidato di Sinistra Italiana. Fair play intanto da parte del candidato Pd Roberto Giachetti. «Bisogna vedere l’esito del ricorso e comunque per me non cambia nulla. Da quando ho iniziato le primarie, e durante tutta la campagna elettorale, non ho mai smesso di avere un dialogo aperto con Sinistra italiana nonostante gli attriti»

Fassina alla stampa: restiamo in campo, ricorso sarà positivo
«Ci sono tutte le condizioni per rimanere in campo, continuiamo a fare campagna elettorale in questa settimana a livello cittadino e municipale perché gli elementi sostanziali per un risultato positivo ci sono tutti». Stefano Fassina, convocata una conferenza stampa ad hoc nel suo comitato elettorale, si dice sicuro dell’esito del ricorso in via di presentazione. «Tutti gli elementi che possiamo portare a supporto della nostra tesi ci fanno essere davvero fiduciosi: ci sono anche tante sentenze di casi analoghi risolte positivamente, quindi non abbiamo motivo di prevedere un futuro negativo». E aggiunge, assumendosi la responsabilità totale dell’incidente: «Senza una forza politica come la nostra, che è quella che più naturalmente rappresenta la sinistra, sarebbe uno scenario democratico seriamente ferito. Il gioco elettorale sarebbe molto falsato».

Volti noti tra chi è in lista per il Campidoglio
Guardando nelle liste presentate dai partiti balza agli occhi la presenza di personaggi pubblici, più o meno noti. C’è Maria Fida Moro, figlia dello statista ucciso nel 1978 dalle Br, candidata capolista a Roma per «Più Roma per Giachetti» e ancora c’è Giuseppe Cossiga, erede dell’ex capo dello Stato, alla testa della «Federazione Popolare per la libertà». Il comico Giobbe Covatta si misura nelle vesti di portabandiera dei Verdi a Roma per Giachetti. Sempre per il candidato dem è in campo Daniela Martani, ex pasionaria Alitalia ed ex concorrente del Grande Fratello. Così Gianfranco Mascia, detto «Orso» per il fatto di aver fatto la campagna elettorale con in braccio un orsacchiotto di peluche, e Alberto Ciarla, noto ristoratore della Capitale («Più Roma»). Al fianco di Giorgia Meloni, tra gli altri, il nipote del presidente della Lazio degli anni Settanta, Cristian Lenzini, la figlia dell’edicolante ucciso alle fosse Ardeatine, Liana Gigliozzi, l’ex atleta Ashraf Saber e Rachele Mussolini, sorella di Alessandra (che corre con Forza Italia a favore di Marchini). Francesco Storace punta su Aldo Maria Biscardi, nipote del protagonista dell’assai più famoso Aldo nazionale.

A Milano ricusata la lista Fratelli d’Italia-An
L’altolà colpisce invece la lista di Fratelli d’Italia - An a Milano, dove la commissione elettorale circondariale ha emesso un provvedimento formale di ricusazione. Il motivo fornito dal partito è che«nella accettazione di candidatura di tutti i 48 candidati, per un puro errore materiale ascrivibile ad un dato tecnico, mancava per ognuno la dichiarazione di non rientrare nei casi di incandidabilità previsti dalla legge Severino. Tale dichiarazione è invece presente nelle accettazioni di tutti i candidati di FdI nelle nove liste per i municipi, a riprova che si è trattato di mero errore materiale». Prima di un eventuale ricorso al Tar, non escluso, i presentatori della lista FdI-An hanno avanzato, entro il termine di ammissibilità della lista una istanza di revisione allo stesso organo allegando le dichiarazioni di insussistenza delle cause di incandidabilità sottoscritte da tutti i candidati della lista al Comune.

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