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più tutele per orfani

Femminicidio: alla Camera una proposta di legge per tutelare i figli delle vittime

Più tutele per i figli orfani di un genitore ucciso dall'altro coniuge. Rafforzare, già nelle prime fasi del processo penale, la tutela ai figli delle vittime di femminicidio, consentendo loro il gratuito accesso al patrocinio a spese dello Stato. È questo l'obiettivo di una proposta di legge, primo firmatario il deputato Roberto Capelli (Cd), sottoscritta da diversi parlamentari di tutti i gruppi che mira anche a modificare l’istituto del sequestro conservativo, per rafforzare la tutela degli orfani del genitore ucciso dal coniuge rispetto al loro diritto al risarcimento del danno. La proposta vuole anche cancellare il diritto al godimento dell'eredità e della pensione di reversibilità per i colpevoli di omicidi del coniuge. La proposta è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa e subito dopo i promotori, insieme ad alcuni familiari di donne uccise dal partner e al senatore di Sel Luciano Uras, autore di un'identica iniziativa al Senato, sono stati ricevuti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

Boldrini: i figli sono orfani due volte
«I figli - ha commentato la presidente della Camera, Laura Boldrini - sono orfani due volte, perché hanno visto la propria madre uccisa per mano del padre. È necessario un automatismo, è incredibile che per farlo oggi ci voglia un processo». Oggi chi ha commesso l’omicidio del coniuge può accedere alla pensione di reversibilità della persona che ha ucciso. Nel corso dell'incontro hanno portato la loro testimonianza Vanessa Mele, figlia di Anna Maria Mele, uccisa dal marito nel 1998, Graziella Dore, sorella di Dina Dore, uccisa su commissione del marito nel 2008 e Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice Ballerini, la donna strangolata dal marito nel 2012 a Montecatini.

Capelli: sospensione della reversibilità e dell’asse ereditario fino alla sentenza
«I figli sono vittime collaterali dell’uxoricidio», ha spiegato Capelli. «Abbiamo pensato innanzitutto al gratuito patrocino, perché lo Stato deve stare al loro fianco e deve aiutarli, deve tutelarli in tutte le sedi civili e penali» ha aggiunto Capelli, chiarendo che «prevediamo che fin dal momento in cui qualcuno viene indagato vengono sospesi dei diritti: quello alla reversibilità e quello all'asse ereditario fino alla sentenza. Soltanto la sentenza dirà se quella sospensione diventa definitiva e se quel diritto va cancellato a favore dei figli». L’obiettivo, ha spiegato Capelli, «è far sì che lo Stato stia vicino a chi perde un genitore per omicidio e se ne ritrova un altro in carcere e deve pure combattere per anni nei tribunali per ottenere un risarcimento». L'avvocato Anna Maria Busia, relatrice della legge e responsabile Giustizia di Centro democratico, ha spiegato che si intende assicurare ai figli di persone uccise dal coniuge fino ai 26 anni di età l'accesso al gratuito patrocinio e prevedere il sequestro preventivo dei beni di famiglia fin dal momento in cui il presunto assassino è indagato.

La nuova legge potrebbe essere approvata in pochi mesi
Roberto Capelli ha assicurato che farà ogni sforzo perché la proposta di legge arrivi rapidamente al traguardo: «Penso che in pochi mesi possiamo approvarla e confido nel coinvolgimento di tutti i gruppi parlamentari».

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