Nelle 67 pagine dell'Agenda del fare suddivisa in 101 punti Alfio Marchini, esponente del centro destra, dà ampio spazio al problema della mobilità urbana. Tar le sue priorità ci sono: il garantire il prolungamento della metro C, ma soprattutto un ripensamento del trasporto su rotaia di superficie. “Per quanto riguarda lo sviluppo della rete tranviaria, abbiamo individuato sei nuove linee, che finanzieremo grazie ai risparmi ottenuti con l'attestamento della Metro C a Colosseo. I tram offrono l'ineguagliabile vantaggio di richiedere investimenti che sono circa dieci volte inferiori per ciascun chilometro alla metro e tempi di realizzazione che sono sei volte più rapidi, senza contare che i cantieri saranno a basso impatto sulla viabilità attuale e non condizionabili dai ritrovamenti archeologici”. Una stretta è prevista anche sui taxisti abusivi sull'aumento delle licenze: “Si provvederà quindi un bando per concedere nuove licenze NCC di Roma Capitale, a fronte di una repressione più stringente (anche utilizzando le moderne tecnologie elettroniche) degli irregolari e degli abusivi. Sul fronte Atac è necessario, anche per Marchini, il recupero di risorse “adottando la salita dalle porte anteriori e tornelli anti-intrusione sulla metro”. Per risolvere il problema dell'imbottigliamento delle auto del traffico romano con la pioggia, il candidato propone una soluzione molto high tech cioè i tombini tecnologici: “Attraverso il “Sistema Informatico di Monitoraggio Acque Pluviali” (SIMAP), controlleremo costantemente lo stato di tutti i tombini dotati di sensori collegati in rete ad una Centrale operativa in grado di localizzare quello in allarme, consentendo un rapido, puntuale e risolutivo intervento. Altro importante problema legato ai tombini è quello relativo ai furti dei coperchi in ghisa, che saranno sostituiti con un modello equivalente in materiale plastico, omologato”.