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Terremoto: la Cassazione conferma le condanne per la Casa dello studente…

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nel crollo morirono sette studenti e un vigilante

Terremoto: la Cassazione conferma le condanne per la Casa dello studente dell’Aquila

La cupola della chiesa Santa Maria del Suffragio (Chiesa del Purgatorio o delle Anime Sante), di Giuseppe Valadier, nel centro storico dell'Aquila, crollata completamente nel sisma. (Ansa)
La cupola della chiesa Santa Maria del Suffragio (Chiesa del Purgatorio o delle Anime Sante), di Giuseppe Valadier, nel centro storico dell'Aquila, crollata completamente nel sisma. (Ansa)

La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato le condanne inflitte in appello per il crollo della Casa dello studente all'Aquila, avvenuto il 6 aprile 2009 a seguito del violento sisma nel capoluogo abruzzese. La Suprema Corte ha confermato la sentenza emessa il 28 aprile 2015 dai giudici di secondo grado dell'Aquila, che aveva condannato a quattro anni Tancredi Rossicone, Berardino Pace e Pietro Centofani, i tecnici che fecero lavori di restauro nel 2000 nell’edificio della Casa dello Studente, e a due anni e sei mesi Pietro Sebastiani, tecnico dell'azienda per il diritto allo studio che gestiva la struttura. La decisione è giunta dopo una camera di consiglio durata sei ore. Alla lettura del verdetto scene di commozione fra i familiari delle otto vittime del crollo e i legali di parte civile.

Cedrangolo aveva chiesto la conferma delle quattro condanne
Il sostituto procuratore Oscar Cedrangolo aveva chiesto la conferma delle quattro condanne per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, ma con la rideterminazione della pena per la concessione delle attenuanti generiche. «Conosciamo perfettamente il processo e tutti i motivi di ricorso, quindi è inutile che ci ripetiate cose che già conosciamo», aveva detto il presidente del collegio della quarta sezione penale della Cassazione, Rocco Blaiotta, alle ore 12.20 dando il via al processo, concluso in circa due ore e mezzo.

Le otto vittime: sette studenti e un giovane vigilante
Sono state otto le vittime del crollo della Casa dello studente dell’Aquila, sette studenti e un giovane vigilante. Alle 3,32 del 6 aprile 2009 sotto le macerie rimasero sette studenti universitari e un vigilante, Francesco Esposito, un aquilano di 24 anni che quella notte era di turno. Con lui trovarono la morte Marco Alviani, 23 anni, di Sora (Frosinone), al terzo anno di Psicologia; Luciana Capuano, 19 anni, di San Giovanni Rotondo (Foggia), studentessa del primo anno di Medicina; Angela Cruciano, studentessa di Ingegneria, di 21 anni, originaria della provincia di Foggia; Davide Centofanti, uno studente di venti anni originario di Vasto, in provincia di Chieti; Alessio Di Simone, di 24 anni, originario di Penne (Pescara), che era già laureato in informatica ed era quali sl traguardo della laurea specialistica; Hussein Hamade, un ragazzo di 21 anni giunto all’Aquila dalla Galilea per studiare medicina; Luca Lunari, uno studente di 20 anni della facoltà di Ingegneria informatica che era papà di una bimba di appena sette mesi. Una settimana prima del crollo la Casa dello studente era stata evacuata per tre ore, per verificare la tenuta della struttura dopo l'ennesima scossa dello sciame sismico che aveva colpito l’Aquila. (N.Co.)

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