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La Ferrero spegne 70 candeline, l’ad scrive ai 40mila dipendenti

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terza multinazionale al mondo

La Ferrero spegne 70 candeline, l’ad scrive ai 40mila dipendenti

La Ferrero oggi spegne 70 candeline. Campione del made in Italy dolciario, riconosciuto a livello planetario, il gruppo piemontese festeggia con 10 miliardi di euro di fatturato una lunga storia di successi iniziata il 14 maggio del 1946 ad Alba, in provincia di Cuneo, quando Pietro Ferrero decise di aprire il primo stabilimento, in via Vivaro, dopo aver sperimentato varie golosità nel laboratorio di pasticceria di via Rattazzi dal quale uscì il primo prodotto della Ferrero: la «Pasta Gianduja» o «Giandujot», a base di nocciole, che si tagliava a fette, antesignana della Nutella.

“Cari Ferreriani, oggi è un giorno speciale: il 70° anniversario di Ferrero. Abbiamo fatto davvero tanta strada, se pensiamo al primo laboratorio in centro ad Alba”

Giovanni Ferrero 

«Cari Ferreriani, oggi è un giorno speciale: il 70° anniversario di Ferrero. Abbiamo fatto davvero tanta strada, se pensiamo al primo laboratorio in centro ad Alba, dove tutto ha avuto inizio. Oggi il nostro fatturato supera i 10 miliardi di euro e ci garantisce il terzo posto nella classifica mondiale delle multinazionali nel settore dolciario del cioccolato». Inizia così la lettera inviata oggi da Giovanni Ferrero, amministratore delegato del gruppo, in 20 diverse lingue agli oltre 40mila dipendenti sparsi nel mondo. Un'azienda la Ferrero basata su solidi valori familiari, come altre grandi realtà italiane, che vede protagonista una dinastia di imprenditori.

«Vorrei celebrare questo successo con le nostre sedi e i nostri stabilimenti sparsi in tutto il mondo, - prosegue Giovanni Ferrero - esprimendo la mia stima nei confronti di tutti voi che avete contribuito a rendere possibile quest'impresa». «Elogiando i vostri risultati, penso molto più al futuro di Ferrero che al suo passato».

IL FATTURATO DEL GRUPPO FERRERO
Dati in milioni di euro (Fonte: Gruppo Ferrero)

Pietro Ferrero il fondatore, e poi il geniale figlio Michele, inventore di tutti i prodotti, è morto l'anno scorso, il 14 febbraio 2015 a quasi 90 anni; oggi alla guida c’è Giovanni, figlio di Michele, che nel 1997 iniziò a guidare operativamente l'azienda insieme al fratello Pietro, il quale però nell'aprile 2011 morì tragicamente in Sud Africa mentre adempiva a un'alta missione umanitaria, da lui ispirata e voluta, volta a rilanciare l'Impresa Sociale Ferrero in tale Paese.

«Elogiando i vostri risultati, - prosegue Giovanni Ferrero rivolto ai dipendenti - penso molto più al futuro di Ferrero che al suo passato. Quindi spero che vi unirete a me nel pensare al futuro e a ciò che potete fare per rendere la forza dei nostri marchi accessibile a chiunque». La lettera termina con un nostalgico ringraziamento ai suoi cari. «Per concludere, vorrei ringraziare sia il mio caro padre Michele sia il mio indimenticabile fratello Pietro, che continuano a vegliare su di noi, oltre, naturalmente, a mia madre Maria Franca». Un ringraziamento infine, conclude Giovanni, «a tutti i nostri collaboratori, clienti, partner e amici: grazie per la vostra incessante devozione a Ferrero».

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