Viaggia a quota 226,5 milioni di ore la richiesta di cassa integrazione da parte delle imprese nei primi quattro mesi dell’anno. Siamo più o meno sugli stessi livelli del 2015: rispetto al medesimo periodo dello scorso anno l’Inps infatti registra un calo del 2,4 per cento. Continua invece a crescere la componente “straordinaria”: la Cigs (per crisi aziendali più strutturali) sale del 13,96 per cento, a testimonianza di come siano ancora in atto, specie nell’industria, profondi processi di riorganizzazione e ristrutturazione.
“Nel mese di aprile 2016 il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 57,1 milioni, in diminuzione del 6,2% rispetto allo stesso mese del 2015 (60,9 milioni).”
Rapporto Inps aprile 2016
Mercato del lavoro ancora in affanno
Ad aprile, sull’anno, la Cig complessiva cala del 6,2 per cento, frutto essenzialmente di una riduzione della Cigo (la cassa ordinaria, per difficoltà temporanee) e della Cassa in deroga. La Cigs invece si conferma in aumento, anche sul mese. I dati sulla Cig appena diffusi dall’Inps e relativi al mese di aprile confermano un mercato del lavoro in affanno: la contrazione della Cigo, come riferisce lo stesso Istituto, è dovuta in parte anche al blocco delle autorizzazioni per effetto dell’entrata in vigore delle nuove regole varate con il Jobs act; e anche gli andamenti della cassa in deroga si spiegano con il flusso, a singhiozzo, dei finanziamenti pubblici.
Cig diminuisce in edilizia, ma aumenta nell’industria e nell’agricoltura
Guardando ai settori, nei primi 4 mesi dell’anno, la Cig diminuisce nell’edilizia (-49,63 per cento) mentre aumenta nell’industria e nell’agricoltura.Positivo è invece il tiraggio (cioé l'effettivo utilizzo delle ore di Cig richieste): nei primi due mesi dell'anno si ferma al 27,76 per cento.
Serie storica del numero di ore (in milioni) per tipologia d'intervento - Periodo dal 1980 al 2015 (Fonte: Inps)
Continua la contrazione delle domande di disoccupazione
È positivo anche, e conferma le tendenze già certificate dall’Istat nei mesi scorsi, la continua contrazione delle domande di disoccupazione: a marzo 2016, compresa la mobilità, sono state presentate 98.557 istanze, il 27,3 per cento in meno rispetto alle 135.491 domande di marzo 2015.
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