Via all’iter per la nascita di una commissione monocamerale d’inchiesta sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini. La commissione lavorerà per 18 mesi per consegnare a Montecitorio una ricostruzione del perché, come e da chi (e su ordine di chi) fu ucciso, nella notte tra l'1 e il 2 novembre del 1975 all’Idroscalo di Ostia, Pier Paolo Pasolini.
La commissione cercherà di individuare il movente e gli esecutori
La relatrice dell’atto parlamentare Celeste Costantino (Si) in commissione Affari costituzionali lavorerà sulla proposta base (Pellegrino di Si-Sel e Bolognesi del Pd) che per la commissione fissa i seguenti compiti: individuare il movente e gli esecutori dell'omicidio, attraverso l'analisi della dinamica del delitto; valutare le possibili connessioni con altri eventi; valutare la completezza e l'attendibilità delle modalità di azione delle amministrazioni dello Stato in relazione al delitto; individuare eventuali responsabilità riconducibili a “apparati, strutture o organizzazioni” o a soggetti appartenenti ad essi. La commissioni avrà poteri e limiti “classici” previsti in questi casi: potrà interrogare, acquisire atti dalla magistratura, avvalersi di ufficiali di polizia giudiziaria, imporre e togliere il segreto.
Venti parlamentari lavoreranno per 18 mesi
«Intendiamo completare alla Camera le procedure entro luglio - ha detto Serena Pellegrino (Si-Sel), firmataria della proposta insieme a Paolo Bolognesi (Pd) -: in tal caso il gruppo di lavoro composto da venti parlamentari potrà cominciare a lavorare tra settembre e ottobre: entro la fine della legislatura saremo in grado di produrre un documento di qualità».
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