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L’«Eros» secondo Paolo Fresu e Omar Sosa

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L’«Eros» secondo Paolo Fresu e Omar Sosa

L'eros è un tema immortale. Per qualsiasi forma d'arte. Confrontarcisi equivale a prendersi più di un rischio: sui temi immortali scivolare è facile, a meno che uno non abbia motivazioni da vendere, la giusta sfrontatezza e due spalle larghe così. Carte in regola che non mancano a Paolo Fresu e Omar Sosa, asse «italo-caraibico» del jazz contemporaneo che quattro anni fa tirò fuori l'ispiratissimo «Alma» (ricordate la loro versione di «Under African Skies»?) e adesso ritorna con un concept album altrettanto ambizioso sull'amore inteso nel senso più sensuale del termine, un disco che fa della contaminazione il proprio tratto distintivo.

Un piccolo vantaggio se lo prendono: la presenza di Jaques Morelenbaum, violoncellista brasiliano che già con «Alma» si era rivelato determinante. Insieme tutti e tre creano uno spregiudicato amalgama che definire jazz può apparire riduttivo o addirittura fuorviante. Questo è infatti un disco di musica contemporanea che alla tromba e al pianoforte dei due protagonisti e agli archi che lavorano a supporto mescola con originalità samplers, percussioni e voci in un insieme intrigante. Ci trovi un raro gusto per la melodia, marchio di fabbrica della premiata ditta Fresu-Sosa, tanta curiosità per l'elettronica e qualche rumorismo giocato con intelligenza. Poi c'è un valore aggiunto che si chiama Natacha Atlas, cantante magrebina che spinge il progetto verso direzioni probabilmente impensabili alla vigilia. Tipo «Teardrop», il capolavoro dei Massive Attack che segnò la stagione del trip hop qui riarrangiato all'insegna di un dialogo tra jazz mediterraneo e sonorità arabe. Gli ascoltatori cresciuti – musicalmente parlando – negli anni Novanta avranno modo di apprezzare. Altra chicca: «What lies ahead», inedito di Peter Gabriel con cui il caposcuola della world music ha aperto i concerti dell'ultimo tour, qui trasportato in quella terra di nessuno che sta tra paura e desiderio. Tredici brani in tutto, per un lavoro molto ispirato. Caldo, molto caldo: incandescente. I presupposti per bissare il successo di «Alma» ci sono insomma tutti.

Paolo Fresu & Omar Sosa
«Eros»
Tŭk Music

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