Una notte al museo. Non immaginatevi il film con Ben Stiller, in cui statue e quadri prendevano vita. Quella a cui si potrà assistere sabato 21 maggio è un’avventura diversa, ma non per questo meno affascinante. Visitare al chiarore delle stelle gli scavi di Pompei, gli Uffizi o la pinacoteca di Brera, piuttosto che fare un tuffo nelle acque del parco archeologico di Baia, a Bacoli, per vedere per la prima volta i mosaici sottomarini completamente scoperti, non è, infatti, sicuramente da meno delle fantasie cinematografiche.
Emozioni che si potranno provare nella notte, quando in trenta Paesi europei musei, monumenti e siti archeologici terranno le porte aperte anche dopo il tramonto per rinnovare un’iniziativa - quest’anno giunta alla dodicesima edizione - promossa dal Consiglio d’Europa, con il patrocinio dell’Unesco e dell’Icom (lnternational council of museums) con l’obiettivo di invogliare le persone ad avvicinarsi al Bello.
E questo grazie non solo allo stimolo offerto dal “fuori programma” della visita notturna, ma anche al fatto che nei luoghi d’arte si potranno sia ammirare i tesori che vi sono custoditi sia assistere ad altre iniziative culturali. Insomma, i musei visti pure come luogo di diletto, secondo la definizione che ne ha dato l’Icom e che è stata recepita dal legislatore italiano con un decreto di fine 2014. Eppoi, c’è il fatto che le aperture straordinarie sono quasi gratuite: il biglietto avrà il costo simbolico di un euro.
L’elenco dei siti italiani aperti e delle iniziative è pubblicato sul sito del ministero dei Beni culturali (www.beniculturali.it). L’iniziativa coinvolge praticamente tutte le regioni, dove si potranno visitare in notturna sia i musei e i monumenti gestiti dallo Stato sia anche quelli di competenza delle amministrazioni locali. C’è solo da sperare che il tempo sia clemente e sia una notte come solo maggio sa regalare. Una di quelle notti in cui - come cantava Fiorella Mannoia su parole di Fossati - «ci si può aspettare di più».
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