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Pizzarotti: «Sospensione illegittima, mai violato le regole»

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IL TRAVAGLIO DEL M5S

Pizzarotti: «Sospensione illegittima, mai violato le regole»

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, «contesta la più assoluta iniquità, illegittimità e nullità» della sospensione dal Movimento 5 stelle - provvedimento arrivato via blog lo scorso 13 maggio - «così come l’infondatezza degli assunti in essa contenuti». È quanto si legge nelle controdeduzioni pubblicate da Pizzarotti e inviate ai vertici pentastellati allo scadere del periodo previsto dopo la sospensione. Contesta, si legge nel documento, «che l’unico regolamento del Movimento esistente, quello contenuto nel “non statuto”, non prevede alcuna ipotesi di sospensione ma cita esclusivamente la cancellazione dell’utente (articolo 7) per la perdita dei requisiti di ammissioni che non sono venuti meno».

«Il primo interlocutore per noi è la magistratura»
«Il non statuto è l’unico documento riconosciuto come regolamento, non si parla di sospensione ma di requisiti che noi abbiamo saldamente rispettato, tutti. Non si è violato nessuno di questi principi. Poi c’è un regolamento, non votato da assemblea» ed è dunque «come non esistesse, non ha validità, e quel che viene regolato in quel documento non è stato comunque violato». Nel corso di una conferenza stampa a Parma, in cui ha presentato la sua memoria contro la sospensione dal M5S, Pizzarotti lancia più di un messaggio. «L’ultimo documento che abbiamo preso in considerazione è il regolamento di Camera e Senato, l’unico in cui si parla di trasparenza: anche volendo prendere in considerazione questo, non abbiamo violato il regolamento. A nostro avviso è proprio la procedura di sospensione non legittima, non andrebbe presa in considerazione. Nessuno ha taciuto sull’avviso di garanzia, quello che abbiamo fatto è tutelare i diritti costituzionali anche delle altre persone coinvolte. Il primo interlocutore per noi è la magistratura».

«Garantire la possibilità di esprimere idee nel M5S»
«Garantire la possibilità per gli eletti ed attivisti di esprimere le proprie idee». Questa la richiesta posta dal sindaco M5s di Parma Federico Pizzarotti come “condizione” per restare nel Movimento. Servono, dice, tavoli di discussione o meetup nazionali «come se ne facevano un tempo» per «discutere e stabilire regole interne chiare a tutti» ma anche «indirizzi programmatici». Perché secondo Pizzarotti «se ognuno di noi vale uno, chiunque ha il diritto di contribuire a far crescere il Movimento». La questione viene ora rigirata alla guida. «Se verrà revocata la mia sospensione io sarò felicissimo di rimanere a far parte a pieno titolo del M5s».

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