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Via libera del Senato al ddl omnibus per la sanità. Il testo passa…

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I sì sono stati 164 , 27 i no e 17 gli astenuti

Via libera del Senato al ddl omnibus per la sanità. Il testo passa alla Camera

Ansa
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Via libera del Senato al ddl Lorenzin, il disegno di legge governativo che attribuisce la delega al governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, enti vigilati dal ministero della Salute, disposizioni di riordino delle professioni sanitarie. Il semaforo verde si è acceso a palazzo Madama con 164 sì, 27 no e 17 astenuti. Il ddl passa ora all’esame della Camera. «Grazie al Senato», ha twittato la ministra Lorenzin subito dopo l’approvazione. 

La relatrice De Biasi: priorità al riconoscimento delle professioni sanitarie
Nel corso dell'esame del provvedimento, molto articolato e particolarmente corposo, sono state stralciati gli articoli 9 e dall'11 al 26, inerenti gli argomenti sulla sicurezza alimentare e veterinaria. «Abbiamo voluto dare la priorità - ha spiegato la relatrice e presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi - al riconoscimento delle professioni sanitarie, alla riforma degli ordini sanitari, alla regolamentazione della sperimentazione dei farmaci, all'inserimento del parto indolore, e alla medicina di genere nonchè all'introduzione di norme che aumentano le sanzioni a carico di chi maltratta malati, disabili, anziani all’interno delle strutture protette». Erano 14 anni, ha detto, «che si aspettava il riordino delle professioni sanitarie. Ora vengono riconosciute tutta una serie di nuove figure, come i fisioterapisti, gli osteopati, i chiropratici, i logopedisti, che potranno rientrare in un albo, grazie al quale sarà finalmente possibile iniziare a eliminare l’odioso fenomeno dell’abusivismo».

Mandelli (Ordine farmacisti): importante traguardo
Per il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, senatore Andrea Mandell l’approvazione del ddl è un importante traguardo raggiunto e non era più differibile un intervento di aggiornamento. «Innanzitutto - ha sottolineato Mandelli - era doveroso riconoscere lo status di professione sanitaria a figure che ormai sono parte integrante del processo di cura e tutela della salute, come i biologi, i fisici, i chimici e altri ancora, così come l’istituzione di nuove professioni come quella di chiropratico e di agopuntore. È importante per chi esercita queste attività, ma anche e soprattutto per la tutela dei cittadini che usufruiscono delle loro prestazioni.

Mattesini: affrontate le disuguaglianze nella salute
«La dimensione di genere nella salute - ha sottolineato la senatrice del Pd Donella Mattesini dopo l’approvazione del provvedimento Lorenzin - è una necessità di metodo e di analisi, ma diviene anche strumento “di governo di sistema”, questo è uno dei temi centrali del provvedimento approvato oggi. La promozione della sperimentazione differenziata per genere diventa passaggio obbligato, proprio per affrontare le “diseguaglianze nella salute e nel contempo, garantire parità di trattamenti e di accesso alle cure, nonché l'appropriatezza delle cure stesse».

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