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A Firenze voragine sul lungarno, nessun ferito ma danni pesantissimi. Nardella: pronti a chiedere stato di calamità

Vigili del fuoco, Polizia municipale Genio civile e Protezione civile al lavoro a Firenze per mettere in sicurezza l’enorme voragine - circa duecento metri per sette di larghezza - apertasi improvvisamente questa mattina poco dopo le 6 in Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, uno dei luoghi più suggestivi della città. Sull'altro lato del fiume si affacciano gli edifici della Galleria degli Uffizi. La voragine è stata causata dalla rottura di una grossa tubatura dell'acquedotto del diametro circa 80 centimetri. La rottura ha provocato uno sbancamento della sede stradale profondo circa tre metri in cui sono sprofondate una ventina di auto e diversi motocicli.

Nardella: danni per 5 mln di euro, pronti a chiedere stato di calamità
Alle 17 a Palazzo Vecchio tornerà a riunirsi l'unità di crisi per un ulteriore aggiornamento sulla situazione. Saranno presenti il sindaco Dario Nardella, assessori, responsabili di Ataf, Publiacqua, Asl, vigili del fuoco, protezione civile, vigili urbani, tecnici e altri dirigenti coinvolti. «I danni sono ingentissimi, si parla di 5 milioni di euro», ha spiegato il sindaco Dario Nardella, annunciando l’intenzione di chiedere al governo la proclamazione dello ”stato di calamità”.

Nardella: condizioni per rapida messa in sicurezza dell’area
Nel corso di una conferenza stampa convocata a metà giornata il primo cittadino fiorentibo ha poi fatto il punto sui lavori di ripristino. Per Nardella si sono le condizioni, anche in base alle previsioni meteo «per lavorare immediatamente alle azioni di messa in sicurezza della parete di sponda» del lungarno interessato dalla voragine. Precauzione anche per evitare fughe di gas: «Toscana energia interverrà con uno scavo a estremità zona per isolare la tubatura del gas nel caso in cui si dovessero verificare rischi. In queste ore - ha aggiunto il sindaco - abbiamo constatato che sta tornando normale la pressione di acqua in tutte le strutture ospedaliere. Entro due ore Publiacqua sarà in grado di circoscrivere zona rossa dove interruzione acqua è completa»..

Accertamenti in corso: due rotture distinte e un possibile «colpo d’ariete»
All’origine del problema, secondo i primi accertamenti, sarebbero due distinte rotture del sistema dei sottoservizi idrici, la più grave delle quali ha interessato la ”dorsale” dell'acquedotto sulla riva sinistra dell'Arno, ovvero la conduttura principale per l'Oltrarno. In conseguenza del primo guasto, verificatosi intorno alla mezzanotte e che avrebbe fatto saltare un tombino, il lungarno era stato anche chiuso, spiegano i vigili urbani, ed era stata avvisata Publiacqua, la società che gestisce l'acquedotto. Non si esclude al momento che la chiusura da parte della municipalizzata dell'afflusso dell'acqua per riparare il primo guasto possa aver provocato una “sovrappressione” su altre tubature, un “colpo d'ariete”, come viene chiamato in gergo, con conseguente rottura della tubazione principale.

Nardella: «Nessun ferito, ma danni pesantissimi»
«Nessun ferito, ma solo danni: danni pesantissimi». Questo il primo bilancio a caldo del sindaco di Firenze Dario Nardella che questa mattina si è recato sul luogo del crollo, nei pressi di Ponte Vecchio. «È una voragine molto seria», ha aggiunto Nardella. Ai microfoni di SkyTg24 il sindaco ha poi parlato di «colpo al cuore» , raccontando la sua prima impressione arrivando sul luogo della voragineintorno alle 7.

“È una voragine molto seria, un colpo al cuore”

Il sindaco di Firenze Dario Nardella 

Nardella: da Lotti garanzia del pieno supporto del governo
A seguire, al termine di un primo sopralluogo con i tecnici municipali e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti Nardella ha spiegato di aver avuto garanzie del «pieno supporto del Governo per tutti i finanziamenti e gli interventi di ripristino» del Lungarno interessato al collasso strutturale perchè «non possiamo permetterci di tenere una parte così importante del centro storico di Firenze», con vista su Ponte Vecchio e Uffizi, «in queste condizioni per molto tempo». Il primo cittadino quindi ha ringraziato Lotti e il Governo «per la prontezza dell'intervento e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio che ci sta supportando pienamente».

Verifiche anche lungo l’Arno
Al momento, il Lungarno è stato chiuso al traffico per evitare altri possibili crolli della strada e della spalletta dell’Arno che ha retto ma che sarebbe danneggiata. Il problema, spiegano i Vigili del fuoco, è l'acqua che fuoriesce dalla tubatura provocando il dilavamento del terreno e quindi l'erosione. Al lavoro c'è già un'idrovora ed un'altra è in arrivo da Prato. I pompieri a bordo di un gommone stanno compiendo verifiche anche lungo il fiume. I tecnici non escludono infatti una ulteriore estensione dello smottamento attorno alla voragine.

Controlli su due palazzi, inquilini invitati ad uscire
Per facilitare gli interventi per la messa in sicurezza della zona il Comune ha invitato i cittadini a non usare l'auto per raggiungere la zona dell'Oltrarno. Intanto i residenti della zona vengono contattati per spostare le auto in prossimità della zona in cui si è aperta la voragine. Gli abitanti di due degli antichi palazzi che si affacciano su lungarno Torrigiani sono stati invitati a lasciare le proprie case a scopo precauzionale per dar modo ai tecnici di effettuare al meglio i controlli: dai rilievi di Vigili del fuoco e Genio civile non risultano al momento infiltrazioni nelle cantine dei due palazzi.

Rifornimenti idrici ridotti in tutta la citta
La voragine che ha gravemente danneggiato la ”dorsale” dell'acquedotto sulla riva sinistra dell'Arno sta provocando una generale mancanza d'acqua o comunque problemi nel servizio idrico praticamente in tutta Firenze. Secondo quanto spiegato dal sindaco Nardella l'acqua è stata tolta nei quartieri dell'Oltrarno e a Campo Marte, mentre negli altri quartieri e la pressione delle condotte è stata abbassata. Autobotti hanno raggiunto diverse scuole, dove è stato dato ordine di servire cestini nelle mense. Tre autobotti sono state poi posizionate in zona Ponte alle Grazie all'angolo lungarno Torrigiani e sullo stesso lungarno Torrigiani all'angolo tra via Bardi e Costa de Magnoli. Publiacqua ha comunicato che problemi di abbassamenti di pressione e mancanze d'acqua potranno interessare anche i comuni limitrofi della piana fiorentina.

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