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Comunali a Milano, Sala: «Sì ad accoglienza…

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Comunali a Milano, Sala: «Sì ad accoglienza migranti, con limiti». Parisi: «Siamo già in emergenza»

«Accoglieremo certamente» i migranti a Milano, ma «discuteremo con il Governo, ovviamente c'è un limite oltre il quale Milano va in crisi». Lo ha detto il candidato sindaco di Milano del centrosinistra Giuseppe Sala al confronto Tv su SkyTg24. Il candidato del centrodestra Stefano Parisi gli ha risposto sostenendo che «non possiamo più accogliere migranti» perché non ci sono posti disponibili e che «l'emergenza è iniziata» già in questi giorni. Secondo il candidato del M5S, Gianluca Corrado, che ha chiuso il giro di interventi sul tema, «Milano dovrà accogliere per necessità, ma in maniera ragionevole e diffusa, anche in strutture comunali dismesse», perché «non è un'emergenza ma un problema strutturale».

Parisi: moschea? Se so chi finanzia si può fare
La discussione sull’immigrazione è proseguita affrontando il tema della moschee. Per Parisi, prima di autorizzare l'apertura di una moschea a Milano «occorre sapere chi finanzia». Una una volta che si saprà questo può essere realizzata «assolutamente, perché la libertà di culto è un diritto». Prima di lui Sala aveva auspicato: «Piuttosto che in luoghi non controllabili meglio una moschea visibile e ben controllata». Quelle piccole che già sono attive vanno chiuse per Sala «quando non sono in sicurezza».

I costi della campagna elettorale
Anche il costo delle rispettive campagne elettorali, oltre che i redditi e le proprietà personali, sono stati oggetto del confronto a SkyTg24. Sala ha detto che finora in campagna elettorale ha speso «circa un milione di euro, ma probabilmente rimarremo sotto»; di aver dichiarato lo scorso anno quasi 240.000 euro di reddito come manager pubblico; e di possedere «una casa in Liguria e un appartamento di vacanza in Svizzera». Parisi, ha spiegato di aver speso finora «450.000 euro, con 650.000 euro raccolti»; di aver dichiarato «300 e rotti mila euro di reddito; e di possedere «una casa a Milano, 2 case a Roma, 2 case in Maremma e una a Tel Aviv». Corrado ha detto che «spenderà circa 25.000 euro» per la sua campagna elettorale; di aver dichiarato «poco meno di 40.000 euro» di reddito e di possedere un appartamento a Milano.

Sala: miei finanziatori? Tutto è trasparente
«Tutto è in trasparenza. Una delle cose che più andrà in trasparenza sono i finanziamenti». Così il candidato sindaco del centrosinistra Sala, ha risposto al confronto su SkyTg24 a un sostenitore di Stefano Parisi, che gli aveva chiesto di dire se fra i suoi finanziatori ci siano soggetti che hanno lavorato con lui a Expo 2015. Sul tema della trasparenza, un sostenitore di Corrado (M5s), ha invece chiesto a Parisi la disponibilità, in caso di vittoria, a rendere trasparente il bilancio comunale. Parisi ha promesso «trasparenza di sostanza», trasformando il bilancio di Palazzo Marino «da bilancio finanziario illeggibile a bilancio economico».

Confronto tv con polemica su maltempo
Il confronto in tv è partito con una polemica sugli effetti del maltempo, dopo il violento nubifragio si è abbattuto sulla città per tutta la mattina di oggi. Secondo Parisi «bisogna pulire i tombini, evitare per tempo che queste cose succedano» e che «un minimo di rapporto fra la qualità dall'amministrazione e quello che è successo c'è», visto che ieri il sindaco Giuliano Pisapia aveva detto di temere il diluvio. Corrado ha sostenuto che con lui sindaco l'emergenza non ci sarebbe stata e che «si debba operare in maniera diffusa sul territorio lì dove ci sono abusi e vicende non regolari». Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, ha sostenuto che «ci sono 150 milioni pronti per essere investiti e mi pare che dire queste cose sia una strumentalizzazione, anche se faremo certamente di più e di meglio».

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