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Mercato del lavoro in lieve ripresa, gli “scoraggiati” tornano…

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L'Analisi|Istat

Mercato del lavoro in lieve ripresa, gli “scoraggiati” tornano a cercare un’opportunità

Dopo gli andamenti “anomali” e “altalenanti” dei primi mesi dell’anno, dove si è cercato di assorbire il picco di assunzioni fatte a dicembre per via dei forti incentivi in scadenza, ad aprile il mercato del lavoro sembra assestarsi su dinamiche più regolari e coerenti con gli andamenti ancora poco brillanti dell’economia: il mese scorso gli occupati sono aumentati di 51mila unità rispetto a marzo, e a parte i dipendenti stabili sono tornati a crescere anche gli autonomi.

L’effetto Jobs act si vede nel lungo periodo: sull’anno, l’occupazione è salita di 215mila unità, e si tratta essenzialmente occupazione a tempo indeterminato (+279mila), a testimonianza dell’appeal della decontribuzione piena e delle semplificazioni alle regole varate con la riforma Renzi-Poletti. Sempre sull’anno il numero di disoccupati è calato di 93mila unità, e gli inattivi, tra cui gli scoraggiati, di 292mila persone.

Tutto bene? Diciamo che la situazione è in lento miglioramento, ed è coerente con le difficoltà ancora in atto, soprattutto nell’industria alle prese ancora con complicati processi di riorganizzazione aziendale. L’aumento del Pil è pari praticamente alla crescita annuale dell’occupazione (+1 per cento) e questo sta andando a discapito della produttività che resta “in letargo”.

Qualche timido segnale positivo però si vede: ad aprile, per esempio, la disoccupazione è tornata a salire di 50mila unità, annullando il risultato di marzo, e tornando sui livelli di febbraio. Ma non è una notizia negativa. Aprile ha segnato, infatti, anche un fortissimo calo degli inattivi (sempre sul mese), -113mila persone; ed è possibile che una parte di queste persone, soprattutto donne, si siano rimesse in cerca di un lavoro anche in vista dell'imminente avvio della nuova stagione estiva (e quindi sono conteggiate statisticamente disoccupate). Resta il nodo della disoccupazione giovanile elevatissima: qui è urgente accelerare nella riforma di Garanzia giovani che finora ha avuto risultati piuttosto modesti.

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