
L’ex sottosegretario all’Economia del Pdl, Nicola Cosentino, dopo oltre due anni di detenzione ininterrotta, andrà ora agli arresti domiciliari nella villa di famiglia, a Venafro (Isernia). Trascorrerà i domiciliari in una proprietà di famiglia a Venafro, in Molise, dunque, e lontano dalla Campania.
Scarcerazione disposta dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere
L’ex parlamentare era detenuto nel carcere di Terni dove oggi gli è stato notificato il provvedimento del collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) davanti al quale pende il processo cosiddetto “Carburanti”, l’ultimo per il quale era in essere la misura cautelare della detenzione in carcere. Nel processo Cosentino è imputato, insieme ai fratelli, di estorsione aggravata e concorrenza sleale in relazione agli affari dell’azienda di famiglia attiva proprio nel settore petrolifero.
Altri tre processi in corso per l’ex coordinatore campano del Pdl
Altri tre collegi davanti ai quali sono in corso tre processi a carico di Cosentino (uno al Tribunale di Napoli Nord; due al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere), nei mesi scorsi avevano già accolto le istanze di concessione dei domiciliari presentate dai legali dell’ex coordinatore campano del Pdl, Agostino De Caro e Stefano Montone. In totale Cosentino ha passato in prigione, in regime di carcerazione preventiva, due anni e mezzo, mentre altri tre mesi e mezzo li ha trascorsi ai domiciliari.
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