Italia

Vilipendio al capo dello Stato, Storace assolto in appello

  • Abbonati
  • Accedi
Annullata la condanna a sei mesi di reclusione

Vilipendio al capo dello Stato, Storace assolto in appello

Francesco Storace
Francesco Storace

Il leader della Destra Francesco Storace è stato assolto dai giudici della Corte d'Appello di Roma dall’accusa di vilipendio al capo dello Stato. La sentenza è stata pronunciata dalla I Corte d’Appello presieduta da Michele Ruggero Pezzulo, che non ha accolto la richiesta di conferma fatta dal procuratore generale Roberta Barberini. Per la Corte i fatti contestati a Storace non costituiscono reato.

Annullata la condanna a sei mesi di reclusione
Con la decisione odierna viene annullata la condanna a sei mesi di reclusione (pena sospesa) inflitta al senatore il 21 novembre 2014. Il reato era già caduto in prescrizione ma Storace, difeso dagli avvocati Giosuè Naso e Romolo Reboa, aveva rinunciato alla prescrizione facendo appello per ottenere una piena assoluzione.

L’accusa di vilipendio nell’ambito di una polemica su una fiducia al governo Prodi
L’accusa di vilipendio era stata contestata a Storace per aver definito nell’ottobre del 2007 “indegno” il presidente Giorgio Napolitano nell’ambito di una polemica sulla fiducia concessa al governo Prodi. Venne chiamata in causa la senatrice a vita Rita Levi Moltalcini definita da Storace “stampella del governo” per aver dato voto favorevole alla fiducia. Ad autorizzare il procedimento penale fu il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Per quanto riguarda l’offesa successivamente ci fu un incontro tra Napolitano e Storace e le divergenze furono appianate. «Sono l’unico italiano - disse Storace dopo la condanna in primo grado - a essere stato condannato per questo reato».

© Riproduzione riservata