«Amici, l’integrazione è una grande caz… inventata dalla sinistra. Siamo stanchi di nomadi e clandestini nelle nostre città. Mandiamoli al loro paese». È uno degli slogan che Roberto Bernardelli, candidato nella lista della Lega Nord al Comune di Milano, sta diffondendo sul web e sui manifesti elettorali. Il leghista, quando si spoglia degli abiti di politico, indossa quelli di manager e imprenditore alberghiero: Bernardelli è presidente e socio del gruppo Carola che, attraverso una controllata (la Scalvini srl) il 29 marzo scorso ha ceduto un motel alla Multiethnic Destination International, società il cui oggetto sociale è «l’organizzazione e la gestione di tutti i servizi di accoglienza nei centri per rifugiati, richiedenti asilo, centri per cittadini stranieri». Il gruppo presieduto da Bernardelli (a cui fa capo anche l’hotel Dei Cavalieri di Milano) ha dunque venduto una struttura alberghiera, ubicata a Castelletto di Branduzzo (Pavia) a una società che accoglierà e fornirà servizi a immigrati stranieri. Valore della compravendita: 1,8 milioni di euro.
«Il dottor Bernardelli ha conferito il mandato di vendere il motel a me e a Marina Carlin, amministratore unico della Scalvini che generava perdite con finanziamenti che appesantivano i conti – ricorda l’avvocato Antonio Marzetti -. Avevamo un mandato ampio e lui era negli Usa quando è stata fatta l’operazione. E solo dopo ha saputo a chi avevamo venduto». C’è però qualche interrogativo da porsi: Bernardelli infatti non è proprio uno sconosciuto nella Lega. È uno dei protagonisti dell’occupazione del campanile di San Marco, nel maggio 1997; deputato della Lega negli anni ’90, è stato tra i primi a entrare nel Carroccio a fianco di Umberto Bossi negli anni ’80. È mai possibile che nel corso della trattativa con una società neocostituita per entrare nel business della gestione dei migranti non sia stata fatta almeno una telefonata a Bernardelli? Tra l’altro in piena campagna elettorale per il Comune di Milano.
Inoltre la Multiethnic è stata costituita il 13 febbraio 2016 e iscritta alla Camera di commercio di Milano due giorni dopo, il 15 febbraio: proprio il giorno di scadenza previsto (entro le ore 12) di presentazione della domanda per partecipare alla gara, indetta dalla prefettura di Pavia, per l’aggiudicazione dei servizi da fornire ai rifugiati. Una vera e propria corsa contro il tempo. Quindi, visti i tempi della vendita del motel (fine marzo), al momento della presentazione della domanda, Multiethnic non era in possesso della struttura di Castelletto ancora affidata in gestione da Scalvini Srl a un’altra società (VR Snc di Rinaldi V. & C.). Eppure nell’elenco di documenti da presentare in prefettura vi era da indicare le strutture che si intendevano utilizzare: come faceva a essere presente nell’elenco l’albergo di Castelletto di Branduzzo, se il preliminare di vendita fra il gruppo presieduto da Bernardelli e la Multiethnic è stato firmato il 29 marzo?
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