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3/5 ELEZIONI E BILANCI COMUNALI/ Milano e le infrastrutture

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    amministrative

    Amministrative, sotto la lente degli elettori anche i bilanci comunali

    Le idee politiche, la simpatia personale di questo o quel candidato, l'umore del momento. Sono tante le ragioni che orienteranno le preferenze degli elettori chiamati a scegliere il sindaco in più di 1.300 Comuni, fra i quali ci sono i big rappresentati da Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Tra i tanti aspetti da mettere sotto esame, però, non è certo secondario quello dei conti, che tra tasse, debito e spese dicono molto su come è stata amministrata una città, e su che cosa occorre fare per migliorare (o per non chiudere bottega portando i libri in tribunale).

    3/5 ELEZIONI E BILANCI COMUNALI/ Milano e le infrastrutture

    Il dopo Expo da riempire di contenuti, i navigli da riaprire, il ridisegno urbanistico da completare, le tasse da abbassare. Dopo gli anni movimentati che hanno preceduto e poi accompagnato l'esposizione universale, Milano e i suoi candidati non vogliono perdere il ritmo del cambiamento. Anche qui, però, i conti si incaricano di tagliare le punte ai programmi elettorali. Milano rimane di gran lunga in testa nella spesa per investimenti (quasi 600 euro a cittadino contro i 100-200 delle altre città) ma per i prossimi anni ha già ipotecato una quota consistente delle sue chance: gli sforzi principali dovranno essere concentrati sulla linea della metropolitana M4 (la M5 già c'è, perché la contabilità delle metro non difetta di fantasia), che per collegare l'aeroporto di Linate alla zona ovest della città chiederà 3,5 miliardi, e impegnerà il Comune in rate crescenti che dal 2023 supereranno i 130 milioni all'anno

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