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Dossier Se l’economia cittadina corre più della politica

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    Dossier | N. 123 articoliElezioni comunali 2016

    Se l’economia cittadina corre più della politica

    Produzione di ceramiche di Fiorano Modenese. (Imagoeconomica)
    Produzione di ceramiche di Fiorano Modenese. (Imagoeconomica)

    Quanto è avvezza a fare notizia per i suoi successi internazionali nell’economia, nei modelli formativi, nella sussidiarietà sociale, tanto Bologna si è arresa a un ruolo di comparsa nell’arena elettorale del Paese. Non c’è di fatto campagna elettorale , commenta uno dei giovani politologi più quotati in città, Donatella Campus. Eppure Bologna è la prima area metropolitana d’Italia per quota export (con 12.600 euro di esportazioni pro capite), prima per tasso di occupazione (69%), seconda solo a Milano per valore aggiunto (oltre 34mila euro ad abitante), pur essendo settima, tra tutte le province italiane, per popolazione sia di persone e sia di imprese. La crisi è arrivata, tagliando in cinque anni 2mila aziende e iniettando 11mila iscritti in più nelle liste di collocamento, ma le performance restano ben oltre la media. A omogeneizzare la brillante imprenditoria e la sbiadita politica è la paralisi decennale di una terra incapace di infrastrutturarsi al passo (veloce) dell’economia: il crocevia naturale del Paese è un tappo su cui si incolonna la mobilità nazionale, la fiera una piattaforma inadeguata al ruolo di secondo polo espositivo del Paese.

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