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I risultati Comune per Comune

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live/speciale amministrative 2016

I risultati Comune per Comune

Un’elettrice vota a Roma
Un’elettrice vota a Roma

Le elezioni comunali si chiuderanno con il ballottaggio in tantissime città, anche nei capoluoghi. Solo a Cagliari sarà sufficiente il voto di ieri, quando l’affluenza alle urne per il primo turno delle amministrative è stata del 62,14%. In totale si è votato in 1274 comuni, senza contare quelli del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Il dato è del Viminale. Rispetto alle precedenti amministrative si registra un calo di oltre cinque punti (la volta precedente l’affluenza era stata del 67,42%).

    Cassino al ballottaggio, centrosx contro centrodx

    Finisce al ballottaggio anche a Cassino (Frosinone) la sfida per eleggere il nuovo sindaco. Al secondo turno, domenica 19 giugno, la partita sarà tra il sindaco uscente di centrosinistra Giuseppe Golini Petrarcone e il candidato del centrodestra Carlo Maria d'Alessandro. Petrarcone ha ottenuto il 33,81% contro il 26,27% di d'Alessandro.

    Municipi romani: non funziona l’«effetto Raggi»

    Municipi di Roma in controtendenza rispetto al voto cittadino, sia per il centrosinistra che per il M5S. Tutti i candidati del Pd, infatti, nel proprio Municipio hanno preso più voti rispetto a quelli del candidato a sindaco Roberto Giachetti. Al contrario, e in maniera piu' vistosa rispetto agli avversari, gli aspiranti minisindaci grillini prendono molto meno di Virginia Raggi. Una differenza che potrebbe contare in vista del ballottaggio.
    Nel complesso il fenomeno ha questi numeri: tolto il Municipio X (Ostia), dove si è votato solo per i candidati a sindaco, Virginia Raggi ha preso in tutto 411.268 voti rispetto ai 316.924 ottenuti in totale dai 14 aspiranti minisindaci pentastellati, per una differenza di 94.344 preferenze. Fenomeno più contenuto, ma inverso, per quanto riguarda il centrosinistra. Giachetti in totale, sempre tolto il X Municipio, prende 301.467 preferenze contro le 325.972 dei candidati alle presidenze dei territori con una “dispersione” pari a 24.505 voti.

    Sicilia: ballottaggi in 9 Comuni

    In Sicilia su 29 comuni al voto (nessun capoluogo di provincia), in nove, quelli più grossi, si andrà al ballottaggio. In totale si sono recati alle urne 406.029 elettori, circa il 9% degli aventi diritto al voto in Sicilia. Un test, dunque, non di grande valore politico, tuttavia qualche elemento emerge. Il M5s vince a Grammichele, roccaforte fino a qualche anno fa dell'ex governatore Raffaele Lombardo, fondatore del Mpa, movimento ancora rappresentato all'Assemblea regionale. I Cinquestelle sfiorano la vittoria ad Alcamo (Trapani) con Domenico Surdi (48,1%) e vanno al ballottaggio (Sebastiano Darra, 17,37% liste civiche), così come a Porto Empedocle (Ag) con Ida Carmina (36,91%) che sfiderà Orazio Guarraci del Pd (25,39%), e a Favara (Ag) con Anna Alba (23,40%) contro la candidata del Pd Gabriella Bruccoleri (20,25%). A Vittoria (Rg) vanno al ballottaggio Giovanni Moscato (35,63%, liste civiche) e l'ex sindaco ed ex Pci Francesco Aiello (26,93%), rimane fuori, così come ad Alcamo, il candidato del Pd. A Caltagirone duello al secondo turno tra il deputato di destra Gino Ioppolo (38,19%) e l'ex sindaco Francesco Pignataro del Pd (28,51%). Nel piccolo comune di Montevago (Agrigento) eletta sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, deputata regionale dell'Udc, che ha sconfitto l'uscente Calogero Impastato. La Rocca Ruvolo è il primo sindaco donna della cittadina termale. Due curiosità: a Galati Mamertino (Messina) è stato eletto sindaco Nino Baglio, era l'unico candidato, ha preso 1.242 voti su 2.683 elettori, ed era appoggiato dalla lista “Viviamo Galati”. A Vittoria un elettore avrebbe votato due volte in due diverse sezioni della frazione di Scoglitti: prima nella sezione in cui era rappresentante di lista, poi in quella in cui era iscritto a votare. La presidente di seggio ha denunciato l'episodio ai carabinieri.

    Rimini: Gnassi confermato sindaco

    Andrea Gnassi è stato riconfermato sindaco di Rimini, con il 56,9% dei voti. La città adriatica è stata l'unica, oltre i 15.000 abitanti, a non andare al ballottaggio in Emilia-Romagna. Un risultato ben distante dai numeri archiviati dal rivale leghista, Marzio Pecci, suo primo sfidante - sostenuto anche da Forza Italia, Fratelli d'Italia e da una lista civica - fermo al 24,9%. Ancora più lontano dal 9,5%, dell'ex 5 Stelle, Luigi Camporesi (che si era spinto oltre l'11% alle precedenti comunali come candidato sindaco dei pentastellati: assenti, questa volta, per mancata certificazione di due liste in concorso) mentre più che brillante è apparso il risultato della lista 'Patto Civico' - una delle cinque a sostegno di Gnassi - diventata secondo partito cittadino dietro al Pd con il 13,8%.

    Sfida tutta a sinistra a Sesto Fiorentino

    Pd contro Si, o forse nuovo Pd contro vecchio Pd. A Sesto Fiorentino, la vecchia Sestograd alle porte di Firenze dove il Pci-Pds-Ds ha collezionato percentuali bulgare dalla Liberazione fino a ieri (ma già nel 1899 aveva un sindaco socialista), le amministrative 2016 portano il brivido del primo ballottaggio di sempre. Una sfida fra under 40, e naturalmente tutta a sinistra, con i candidati del centrodestra e del M5s che non daranno indicazioni di voto: conduce il 38enne Lorenzo Zambini (Pd) col 32,56%, ma il 36enne sfidante Lorenzo Falchi (Si), forte di un 27,4% al primo turno, può sorpassarlo facendo fronte comune col candidato “civico” Maurizio Quercioli, che ha ottenuto il 19,19%.

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