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Dossier Le due facce della vittoria del M5s

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    Dossier | N. 123 articoliElezioni comunali 2016

    Le due facce della vittoria del M5s

    Il primato a Roma era scontato. Ma l’affermazione del M5s con Virginia Raggi, lanciatissima ormai verso la presa del Campidoglio, sbaraglia tutte le previsioni.Significativo anche il dato di Torino dove la grillina Chiara Appendino a questo punto può legittimamente sperare in un clamoroso successo al secondo turno, vista la distanza non abissale dal sindaco uscente del Pd Piero Fassino e la possibilità di conquistare voti a destra della Lega e a sinistra di Airaudo. Due risultati che a conclusione di questo primo turno decretano la vittoria del M5s.

    A questo dato decisamente positivo si contrappne però la difficoltà di ottenere un risultato omogeneo su tutto il territorio nazionale. Le percentuali sopra il 30% di Roma e Torino, dove il M5s è diventato il primo partito, ma anche quella poco sotto il 20% a Bologna contrastano con i modesti risultati ottenuti a Milano, a Napoli, Cagliari e in molte altre città dove le percentuali oscillano poco sopra o poco sotto il 10%. Città in cui a farla da padroni sono ancora i poli storici ovvero centrosinistra e centrodestra.

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    I 5 stelle sfondano laddove la “rivolta” contro quello che potremmo definire l’establishment è più forte. Roma rappresenta da questo punto di vista l’esempio più significativo. Adesso per il M5s arriva però l’esame di maturità: dovranno dimostrare di essere in grado di governare. Finora le prove fornite, a Parma come a Livorno o a Quarto, non sono state particolarmente lusinghiere per i grillini. Il Campidoglio può quindi diventare un trampolino formidabile per conquistare Palazzo Chigi o, al contrario, trasformarsi in una nemesi. A disposizioni non c’è molto tempo. La legislatura si dovrebbe concludere nel 2018 ma dipenderà dal risultato del referendum di ottobre. Renzi ha già detto che qualora la riforma costituzionale non dovesse superare il vaglio degli elettori lascerà la presidenza del Consiglio e a quel punto il ritorno anticipato alle urne è probabile.

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