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Istat: economia italiana in frenata nel breve termine

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Istat: economia italiana in frenata nel breve termine

Crescita rallentata «nel breve termine» per la nostra economia. Secondo la “Nota mensile” diffusa oggi dall’Istat «l'economia italiana continua a crescere con un ritmo moderato, caratterizzato dal consolidamento del contributo positivo della domanda interna alla crescita del Pil. Il principale motore della crescita è costituito dai consumi ai quali si accompagna anche un miglioramento degli investimenti». «In presenza di alcuni segnali di debolezza delle attese delle imprese e degli ordinativi della manifattura, l'indicatore composito anticipatore dell'economia italiana - aggiungono - ha segnato un'ulteriore discesa, suggerendo il rallentamento nel ritmo di crescita dell'attività economica nel breve termine».

“«Il principale motore della crescita è costituito dai consumi ai quali si accompagna anche un miglioramento degli investimenti»”

Nota mensile Istat maggio 2016 

Inflazione ancora in negativo, possibile recupero in autunno
Secondo le previsioni degli esperti dell’Istituto di statistica la ripresa dell’indice dei prezzi è ancora lontana: l'inflazione resterà infatti negativa nei prossimi mesi, e ogni speranza di recupero è rimandata al prossimo autunno. «Nel quadro di spinte interne sui prezzi moderate e in assenza di mutamenti sostanziali dello scenario internazionale - si legge nella nota mensile -l'inflazione dovrebbe rimanere appena negativa o vicino allo zero ancora nei mesi estivi con un possibile recupero a partire dall'autunno».

Spesa famiglie e Pa in lieve crescita nel I° trimestre
Nel dettaglio, la Nota registra per il primo trimestre 2016 una blanda crescita della spesa delle famiglie pari a quella del trimestre precedente (+0,3%). Gli aumenti più rilevanti si sono registrati nella spesa in beni non durevoli (+0,7%) e in quelli durevoli (+0,5%, in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti) mentre le spese per i servizi sono risultate più deboli (+0,2%). In live ecrescita anche la spesa delle Pa: +0,2% per cento. In maggio è proseguito il calo di fiducia dei consumatori iniziato a gennaio. Nell'ultimo mese risultano in peggioramento le valutazioni sul clima economico e, in misura più lieve, sul clima futuro.

Andamento articolato per il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro mostra un andamento articolato nelle sue componenti. Ad aprile l'aumento degli occupati ha riguardato sia gli uomini (+0,3% su base congiunturale) sia, in misura minore, le donne (+0,1%). La crescita ha coinvolto i dipendenti a carattere permanente (+0,2%, 35 mila occupati in più), a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine e ha riguardato anche gli indipendenti (+0,3%). Nello stesso mese, il tasso di disoccupazione ha ripreso ad aumentare (11,7%, un decimo in più rispetto a marzo), come effetto dell'evoluzione della componente femminile: il tasso di disoccupazione delle donne è infatti cresciuto di cinque decimi di punto rispetto a marzo, toccando quota 12,8 per cento. Causa di tale andamento è la crescita del numero di donne in cerca di occupazione (+4,2% in un mese) in corrispondenza di un calo delle inattive (-0,8%) che riflette, presumibilmente, un aumento dell'intensità nella ricerca di lavoro. Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione maschile ha proseguito la discesa, raggiungendo ad aprile il 10,8%, un decimo di punto in meno rispetto al mese precedente.

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