Un decreto di perquisizione della Procura di Napoli è stato eseguito dai Carabinieri nelle sedi dei comitati elettorali e nelle abitazioni di due candidate del Pd che hanno corso alle amministrative di Napoli. Le due candidate coinvolte correvano per il Consiglio comunale e per una delle municipalità cittadine. Nel dettaglio si tratta di Anna Ulleto, candidata al Consiglio comunale che ha ottenuto 2.263 preferenze ed è risultata il quinto candidato più votato della lista, e Rosaria Giugliano, candidata alla seconda municipalità che ha ottenuto 297 voti. La Ulleto inoltre era stata anche candidata alla Regione nel 2015 e non eletta nonostante 7mila preferenze. L’ipotesi di reato è corruzione elettorale: risulterebbero coinvolti un candidato al Consiglio comunale e un candidato in una delle municipalità cittadine. Oltre alle due candidate, che correvano in tandem, risulterebbero indagate altre quattro persone ma non sarebbero esponenti politici.
L’ipotesi investigativa: voti in cambio di promesse di inserimento in Garanzia giovani
L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Alfonso D’Avino, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione, e condotta dal pm Francesco Raffaele. L’ipotesi investigativa, secondo quanto si è appreso, è che i due candidati possano aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione. Da quanto ricostruito nelle indagini dei pm, le due avrebbero promesso a diversi elettori degli stage remunerati alla Regione Campania e in cambio avrebbero avuto voti.
Serracchiani: il Pd sarebbe parte lesa
«Se saranno riscontrati i fatti su Napoli riportati dalle agenzie di stampa - ha detto Debora Serracchiani, vice segretario del Pd - il Pd sarebbe parte lesa rispetto a certi comportamenti. Auspico che la magistratura faccia il più presto possibile chiarezza su una vicenda che, se provata, va condannata e punita senza se e senza ma». Sulla stessa linea d’onda Venanzio Carpentieri, segretario metropolitano del Pd di Napoli:«La magistratura faccia chiarezza sugli episodi contestati, senza sconti per nessuno e per il ripristino della legalità violata».
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