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Primo sì della Camera alla riforma dei partiti

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I sì sono stati 248, i contrari 36

Primo sì della Camera alla riforma dei partiti

(ansa)
(ansa)

La Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge sui partiti politici. Si tratta di norme per favorire la trasparenza e la partecipazione democratica e disciplinare, tra l’altro, le modalità di accesso ai finanziamenti privati e la democrazia interna. I sì sono stati 248, i contrari 36. In favore della legge si sono espressi il Pd, Ap, Sc, Psi, Ala, mentre si sono astenuti Forza Italia, Lega Nord, Fdi, M5s e il gruppo di Democrazia solidale-Centro democratico. Contrari Sinistra Italiana, Alternativa libera-Possibile, i Conservatori. Il disegno di legge di attuazione della Costituzione voluto dal Pd è il frutto del lavoro della commissione Affari costituzionali dove erano state presentate ben 18 proposte di legge da tutti i gruppi parlamentari.

“Finalmente una normativa che interviene per regolare la vita interna dei partiti, dando così piena attuazione all’articolo 49 della Carta costituzionale”

Marina Sereni, vicepresidente della Camera 

Sereni: introduce regole importanti per la trasparenza
«Finalmente una normativa che interviene per regolare la vita interna dei partiti, dando così piena attuazione all'articolo 49 della Carta costituzionale», ha sottolineato la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo il primo via libera alla legge di riforma dei partiti. «Una legge non troppo invasiva, rispettosa dell'autonomia delle singole forze politiche, ma che al tempo stesso introduce regole molto importanti per garantire trasparenza e partecipazione democratica».

Gli scandali e la corruzione hanno accresciuto la disaffezione
Sereni ha ricordato come «per molte ragioni nella scala della fiducia dei cittadini i partiti sono da tempo agli ultimi posti», sottolineando che «gli scandali, i fenomeni di corruzione, la scarsa efficienza del sistema istituzionale, la difficoltà ad assumere decisioni efficaci hanno contribuito ad accrescere la disaffezione di molte persone verso i partiti e la politica. Ma la democrazia rappresentativa ha bisogno dei partiti, di soggetti in grado di aggregare i cittadini, di costruire canali di comunicazione e di dialogo permanente tra la società complessa, frammentata, veloce di oggi e la vita delle istituzioni. Per questo debbono essere case di vetro, in cui le forme e le modalità di finanziamento siano verificabili, e debbono consentire agli iscritti di poter intervenire nei processi decisionali in particolare nei momenti in cui si scelgono leadership e candidature».

Voti trasversali sul provvedimento
Alla fine sul provvedimento e sugli articoli ci sono stati voti trasversali. Il M5s si è astenuto quasi su tutto e anche Fi ha votato alcune parti. Sinistra Italiana invece ha votato contro quasi tutte le norme. L’obiettivo della legge è promuovere «la trasparenza dell'attività dei partiti, movimenti e gruppi politici organizzati e il rafforzamento dei loro requisiti di democraticità».

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