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assemblea World Food Program

Papa Francesco: «Continuare a lottare per l’obiettivo fame zero»

«Continuare a lottare, con lo stesso vigore, per il tanto desiderato obiettivo della “fame zero”». Lo ha detto Papa Francesco all’assemblea del Programma alimentare mondiale (World Food Program) a Roma. Il Pontefice è stato accolto dal direttore Esecutivo, Ertharin Cousin, dall’Osservatore Permanente della Santa Sede, mons. Fernando Chica Arellano, e dal presidente del Consiglio di Amministrazione 2016 del Pam, Stephanie Hochstetter Skinner-Klée. È la prima volta che Papa Francesco visita il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp), nel quartier generale dell`agenzia a Roma.

“Continuare a lottare, con lo stesso vigore, per il tanto desiderato obiettivo della “fame zero””

Papa Francesco all’assemblea Wfp 

Paradossale ostacolare gli aiuti a chi ha fame e non chi distribuisce armi
Il Papa ha poi parlato di uno «strano e paradossale fenomeno. Mentre gli aiuti e i piani di sviluppo sono ostacolati da intricate e incomprensibili decisioni politiche, da fuorvianti visioni ideologiche o da insormontabili barriere doganali, le armi no: non importa la loro provenienza, esse circolano con una spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo. E in questo modo, a nutrirsi sono le guerre e non le persone».

“Quando mancano i volti e le storie, le vite cominciano a diventare cifre e così un po’ alla volta corriamo il rischio di burocratizzare il dolore degli altri”

Papa Francesco all’assemblea Wfp 

Non abituarsi alle tragedie
Papa Francesco ha inviato a non abituarsi alle tragedie: «Quando mancano i volti e le storie, le vite cominciano a diventare cifre e così un po’ alla volta corriamo il rischio di burocratizzare il dolore degli altri». Il Papa ha sottolineato che «sono così tante le immagini che ci raggiungono che noi vediamo il dolore, ma non lo tocchiamo, sentiamo il pianto, ma non lo consoliamo, vediamo la sete ma non la saziamo. In questo modo, molte vite diventano parte di una notizia che in poco tempo sarà sostituita da un’altra. E, mentre cambiano le notizie, il dolore, la fame e la sete non cambiano, rimangono».

Il Papa ha pregato al “Muro della memoria”
«Poco fa - ha detto - ho pregato davanti al «Muro della memoria», testimone del sacrificio che hanno compiuto i membri di questo Organismo, offrendo la propria vita perché, anche in mezzo a complesse vicende, agli affamati non mancasse il pane. Memoria che dobbiamo conservare per continuare a lottare, con lo stesso vigore, per il tanto desiderato obiettivo della «fame zero». Quei nomi incisi all’ingresso di questa Casa «sono un segno eloquente del fatto che il Pam, lungi dall’essere una struttura anonima e formale, costituisce un valido strumento della comunità internazionale per intraprendere attività sempre più vigorose ed efficaci. La credibilità di una istituzione non si basa sulle sue dichiarazioni, ma sulle azioni compiute dai suoi membri».

I 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile
La visita di Papa Francesco ha luogo nell’anno in cui comincia il lavoro verso i fondamentali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I 17 obiettivi hanno trovato l’accordo di tutti gli stati membri delle Nazioni Unite e si prefiggono di affrontare le cause alla radice della povertà e della fame. Al centro del lavoro del Wfp c’è la spinta a raggiungere l’obiettivo Fame Zero entro il 2030. Il Wfp, che ogni anno assite circa 80 milioni di persone in circa 80 Paesi del mondo, è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza.

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