9/11 Silvio Berlusconi/ La condanna per frode fiscale
A maggio del 2013 Berlusconi viene condannato in via definitiva a quattro anni (di cui tre condonati dall'indulto) per frode fiscale nel processo Mediaset: sconta la pena con l'affidamento in prova ai servizi sociali per un anno in una casa di riposo per anziani. L'inchiesta, nata da un filone del processo All Iberian, riguarda la compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset attraverso società offshore, riconducibili al gruppo di Berlusconi. Secondo l'accusa, Mediaset comprava diritti di film girati negli Stati Uniti attraverso società offshore, che a loro volta li cedevano ad altre società gemelle, facendo lievitare il prezzo dei diritti a ogni passaggio, generando e occultando fondi neri. La corte d'appello aveva condannato Berlusconi anche a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici come pena accessoria, ma ad agosto del 2013 la cassazione aveva chiesto di ricalcolare la pena accessoria, considerata sproporzionata. Nell'ottobre del 2013 la corte d'appello ha diminuito la pena accessoria a due anni d'interdizione dai pubblici uffici. A novembre 2013, in attuazione della legge Severino che lo rende incandidabile fino al 2019 (contro la norma presenta ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo), il Senato convalida la decadenza di Berlusconi da senatore. A marzo 2014 si autosospende dalla carica di Cavaliere del Lavoro.
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